Scopriamo la storia del Presepe, tradizione Natalizia per eccellenza

L’8 dicembre è l’inizio ufficiale delle Festività Natalizie, ma per molti è anche l’appuntamento annuale con il presepe. E’ infatti in questa data che in genere ci si riunisce per allestire la più popolare delle rappresentazioni di Natale.

La sua origine è attribuita a Francesco d’Assisi, che secondo alcune fonti ebbe l’idea di mettere in scena la Natività dopo un viaggio a Betlemme.

Il primo in assoluto era infatti un presepe vivente, inteso come una rappresentazione teatrale della nascita di Gesù, così come descritta dai Vangeli di Luca e Matteo. In particolare il santo voleva ricordare al popolo le umili origini di Gesù e la sua nascita in una mangiatoria.

Un presepe vivente a Sorrento, fonte: "Napoli da Vivere"
Un presepe vivente a Sorrento, fonte: “Napoli da Vivere”

Fu proprio la mangiatoia, in latino praesepium a dare il nome alla rappresentazione, che inizialmente doveva avvenire all’interno della Chiesa di Greccio, durante la messa di Natale del 1233. Tuttavia, a causa delle ferree regole Cattoliche contro il teatro, allora vittima di pesanti discriminazioni, Francesco d’Assisi dovette tenere la celebrazione all’aperto.

Fu così che si arrivò al presepe come lo conosciamo, ambientato in una grotta, dove accorrono contadini, pastori, zampognari e molte altre persone. Anche personaggi oggi immancabili come il bue e l’asinello, entrarono in scena fuori programma, per scaldare il bambino che interpretava Gesù con il loro fiato.

Da Greccio a Napoli

Con il diffondersi dell’Ordine Francescano anche il presepe vivente divenne una tradizione diffusa in tutto il Centro Italia, dove ispirò quadri e sculture. Nel 1283 Arnolfo di Cambio ebbe per primo l’idea di ricrearlo grazie a delle piccole statuine, lanciando la tradizione come la conosciamo oggi.

In questa forma il presepe approdò nel Regno di Napoli, dove riscosse un enorme successo. Qui infatti divenne un oggetto artistico, da arricchire con personaggi, paesaggi, piccole costruzioni, tutte rigorosamente realizzate e dipinte a mano.

L'affresco di Giotto ispirato al presepe di Greccio
L’affresco di Giotto ispirato al presepe di Greccio

L’interpretazione Napoletana è quella più popolare e conosciuta e si distingue per la presenza di molti personaggi, quasi mai storicamente accurati, che troviamo intenti nella loro vita quotidiana.

Dall’Ottocento in poi questa forma d’arte entra nelle case, grazie a varianti di cartapesta e a statuine vendute nei mercatini di Natale.

Il presepe oggi

Ancora oggi il presepe è piuttosto popolare in Italia e in molte case trasforma l’8 dicembre in un appuntamento in cui la famiglia si dedica all’allestimento. Negli ultimi tempi sono nate varianti di ogni tipo, da quelle allestite con pasta o altri materiali inusuali, a quelli che ospitano statuine di personaggi famosi come Maradona, Messi o altre icone.

Presepe fatto di pasta, fonte Pinterest
Presepe fatto di pasta, fonte: Pinterest

Non mancano anche controversie che lo riguardano, da quella più sciocca che lo vede contrapposto all’Albero di Natale (al quale in realtà viene affiancato quasi sempre) a quella più seria sulla sua presenza nelle scuole.

Al di là di queste polemiche, il presepe rimane la forma d’arte sacra più praticata e popolare, con tanto di attività artigianali e musei dedicati.

Luca Raiti

Seguici su Facebook