Presidenziali francesi: ecco chi sono i 12 candidati in corsa

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Di Redazione Metropolitan

E per le presidenziali francesi del prossimo 10 aprile, Emmanuel Macron, capo di Stato uscente, si ricandida per la carica di presidente della Repubblica, e ottiene 30% nei sondaggi. A seguire abbiamo Marine Le Pen, del Rassemblement national, data al 14,5%, e l’ex giornalista Eric Zemmour, al 13%. 
Jean-Luc Mélenchon, il leader di La France Insoumise è al quarto posto con il 12%.

Macron di nuovo presidente?

Mancano solo 34 giorni al primo turno delle elezioni presidenziali, ed il Consiglio costituzionale ha annunciato che in tutto sono 12 i candidati.
Sei di questi candidati hanno inoltre partecipato alle elezioni del 2017, quando in corsa erano in 11.
Il prossimo 10 aprile a concorrere per la carica di presidente della Repubblica ci sarà anche Emmanuel Macron, capo di Stato uscente, che ha ufficializzato la sua candidatura venerdì scorso con una “Lettera ai francesi” pubblicata sulla stampa regionale. Il suo operato durante i cinque anni di presidenza ed il suo impegno attuale nella crisi russo-ucraina si trasformano in un aumento dei consensi considerevole, ben il 30%, dato anche vincitore al ballottaggio.

Gli altri candidati alle presidenziali francesi

Macron si scontrerà, come già era successo nel 2017, con Marine Le Pen, la leader del Rassemblement national (RN), attualmente al secondo posto nei sondaggi con il 14,5%.
Altro avversario dell’estrema destra sarà anche l’ex giornalista Eric Zemmour, al 13% nei sondaggi. 
E partecipa per la terza volta il sovranista Nicolas Dupont-Aignan.
Prima candidatura alle presidenziali anche per Valérie Pécresse della destra gollista di Les Républicains (LR), in costante calo nei sondaggi, all’11,5%. Sempre a destra troviamo il deputato dei Pirenei Atlantici, Jean Lassalle.

A sinistra, il Consiglio costituzionale ha convalidato sei candidature. 
Jean-Luc Mélenchon, il leader di La France Insoumise (LFI, sinistra radicale) si trova al quarto posto nei sondaggi al 12%. Per la prima volta dal 2007, i comunisti avranno un loro candidato, nella persona di Fabien Roussel, accreditato del 4%.
E per la prima volta si candida anche la sindaca socialista di Parigi, Anne Hidalgo, che ottiene pochi consensi, solo l’1,5%. Prima partecipazione anche per Yannick Jadot, ambientalista di Europe Ecologie Les Verts (EELV), in crescita nei sondaggi ma ancora al 6,5%.
Sempre a sinistra, la rappresentante di Lutte Ouvrière Nathalie Arthaud è presente per le terze presidenziali della sua carriera, oltre al candidato del Nuovo Partito Anticapitalista, Philippe Poutou.  

I primi incontri

Nel pomeriggio Macron effettuerà la sua prima visita in qualità di candidato ufficiale alla sua successione nell’hinterland parigino, a Poissy (Yvelines). Ammette che sono giorni complicati, ma che non vuole sottrarsi alla campagna elettorale. Una serie di appuntamenti televisivi con i candidati sono in programma, ma secondo le informazioni diffuse finora Macron non dovrebbe prendere parte a dibattiti nei media.  

Ieri, a Lione, Mélenchon ha radunato 15 mila persone, difendendo la sua linea di politica internazionale: “Né con la Russia di Putin, né con la Nato”, auspicando una Francia “non allineata”, neutrale.
Sempre ieri a Tolone, Zemmour ha tenuto un comizio davanti a 8 mila persone. Ma la guerra in Ucraina non sta giovando alla popolarità di Zemmour, poiché ha dichiarato di non voler aiutare i rifugiati ucraini e per la sua passata vicinanza con il presidente russo Vladimir Putin.

Beatrice D’Uffizi

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