Ucraina, patriarca Kirill a favore di Putin: “Combattiamo le parate gay”

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Di Redazione Metropolitan

Il capo della chiesa ortodossa Kirill ha dichiarato di essere a favore della guerra russa come forma di repressione a tutti i “modelli di vita promossi dalle parate gay“, a quanto riporta Tgcom24.

La chiesa ortodossa difende la propria religione

Alla luce degli eventi che ormai da giorni che stanno premendo le giornate e le notizie di tutto il mondo, ad intevernitre è stato il patriarca Kirill, che ha lasciato un suo commento sulla situazione attuale in Ucraina.

Da giorni giravano voci affichè il patriarca Kirill fosse contro la guerra russo-ucraina. Secondo quanto però pronunciato da un suo sermone domenica scorsa, al termine della Divina Liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, il capo della chiesa ortodossa ha giustificato la guerra come una lotta contro la promozione di modelli contrari alla tradizione cristiana.

Kirill ha quindi incentrato il suo sermone contro le persone omosessuali e tutti coloro che vengono accettati dalle parate gay.

Se l’umanità riconosce che il peccato non è una violazione della legge di Dio, se l’umanità concorda sul fatto che il peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà umana finirà li’

e facendo riferimento alle parate gay, aggiunge

sono progettate per dimostrare che il peccato è una delle variazioni del comportamento umano. Ecco perché per entrare nel club di quei paesi è necessario organizzare una parata del gay pride. Non per fare una dichiarazione politica ‘siamo con te’, non per firmare accordi, ma per organizzare una parata gay.

E sappiamo come le persone resistono a queste richieste e come questa resistenza viene repressa con la forza. Ciò significa che si tratta di imporre con la forza un peccato condannato dalla legge di Dio, e quindi, di imporre con la forza alle persone la negazione di Dio e della sua verità

Secondo il patriarca, dal punto di vista della relazioni internazionali, quello che sta accadendo oggi, oltre ad avere un significato politico, fa prevalentemente leva sulla salvezza umana e “di dove andrà a finire l’umanità“.

Tutto ciò che dico non ha solo un significato teorico e non solo un significato spirituale. Intorno a questo argomento oggi c’è una vera guerra

Il patriarca e la legge di Dio

Kirill vuole quindi salvare la legge di Dio e per questo durante il suo sermone rimarca

Non condanniamo nessuno, non invitiamo nessuno a salire sulla croce, ci diciamo solo: saremo fedeli alla parola di Dio, saremo fedeli alla sua legge, saremo fedeli alla legge dell’amore e giustizia, e se vediamo violazioni di questa legge, non sopporteremo mai coloro che distruggono questa legge, offuscando il confine tra santità e peccato, e ancor piu’ con coloro che promuovono il peccato come esempio o come uno dei modelli di comportamento umano

Condivide nel suo sermone un suo commento e lascio un suo messaggio a tutti coloro che stanno soffrendo nel Donbass, affermando di essere vicino alle vittime e ai feriti.

Infine, conclude dicendo “dobbiamo pregare affinché la pace giunga al più presto, che il sangue dei nostri fratelli e sorelle si fermi, che il Signore inclini la sua misericordia verso la terra sofferente del Donbass“.

Rebecca-Asia Spadon

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