Dal 6 dicembre è stato introdotto il Green Pass “rafforzato”, e dalle prime osservazioni sembra che non ci siano stati grandi problemi nonostante le preoccupazioni iniziali. Non sono state segnalate proteste rilevati e i controlli hanno funzionato, anche se le multe fatte dalle Forze dell’Ordine sembrano essere sono state troppo poche.
Prova di debutto del Super Green Pass
Ha registrato un andamento positivo il primo giorno del Super Green Pass; nessun incidente e poche molte che segnalano certamente un forte senso di responsabilità da parte dei cittadini nel rispetto della nuova norma.
Il Green Pass “rafforzato” è necessario per accedere a spettacoli, discoteche, locali, eventi, ristoranti e bar al chiuso, feste e cerimonie pubbliche.
Per accedere invece ai luoghi di lavoro, così come al trasporto pubblico e ferroviario regionale, e interregionale, è sufficiente la versione “base”.
L’entrata in vigore del super Green Pass aveva destato diverse preoccupazioni in merito ai possibili disagi che avrebbero potuto procurare le persone non vaccinate per cui sono state introdotte maggiori restrizioni.
Si temeva che avrebbero manifestato con forza, bloccando intere città, così come era successo ad ottobre; ma questo in effetti non è accaduto, e non sono stati riscontrati particolari problemi.
Questo porta a pensare che la strategia di governo possa funzionare, e che quindi il nuovo decreto rimanga invariato fino al 15 gennaio, come era stato deciso.
Bisogna ancora attendere per capire cosa ne pensano le persone in un periodo lungo di tempo, e anche il Presidente del Consiglio Draghi sceglie di non sbilanciarsi, rimanendo semplicemente fermo sulle sue decisioni e frenando sulle deroghe, anche quelle riguardanti gli studenti.
Il ministero della Salute ha diffuso i dati, i quali segnalano che domenica sono stati scaricati il maggior numero di certificazioni verdi in seguito alla vaccinazione, da quando è stato introdotto l’obbligo di Green Pass.
Ne sono stati scaricati 968 mila, mentre i quelli scaricati dopo aver effettuato il tampone sono 336 mila.
Si hanno però ancora dei dati unicamente parziali riguardo all’andamento dei controlli del primo giorno in è entrato in vigore il super Green Pass. Quelli ufficiali non stati stati ancora diffusi dal ministero della Salute, ma ciò che è stato determinato finora mostra come i numeri delle sensazioni siano contenuti.
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha messo in campo le forze dell’ordine per eseguire i controlli si è ritenuta soddisfatta parlando di “spirito di collaborazione” da parte dei cittadini che ha permesso “un’ordinata opera di verifica dei Certificati Verdi” da parte delle forze di polizia.
“Già nei prossimi giorni, le prefetture verificheranno l’efficacia dei piani predisposti a livello territoriale, adottando, se necessario, un’eventuale rimodulazione delle misure.”
Erano stati sollevati in precedenza, delle perplessità riguardo la riuscita nel controllare, “a campione”, migliaia di persone ogni giorno.
Effettivamente le multe effettuate sembrano essere poche; si contano 15 sanzioni emesse a Venezia, 10 a Roma (alle ore 18), 1 a Potenza, 5 multe a Trieste e addirittura 0 a Torino.
Numeri che o segnalano un senso civico importante da parte dei cittadini, o una difficoltà evidente nell’eseguire verifiche sui trasporti pubblici; o forse una loro combinazione.
Nei prossimi giorni si avrà modo di capirne di più.
Draghi non apre ad alcuna delega agli studenti
In questo scenario che fa ben sperare, rimane il problema degli studenti tra i 12 e i 18 anni, ai quali è richiesto il possesso almeno del Green Pass “base” per accedere ai servizi di trasporti scolastici.
I presidenti delle Regioni insieme ai ministri Speranza e Gelmini, hanno fatto pressioni affinché i ragazzi abbiano una deroga per salire su scuolabus, metropolitane e treni regionali.
Ma il governo per il momento non sembra voler prendere seriamente la proposta, Draghi non vuole fare passi indietro e vuole quanto meno aspettare prima di prendere ulteriori decisioni.
Il ministro per la pubblica amministrazione, Brunetta aveva parlato dell’ipotesi di concedere tamponi gratuiti per gli studenti, almeno per i 15 giorni che intercorrono tra la prima dose e l’invio del Green pass.
Ma il presidente del consiglio è irremovibile anche su questo punto, anche perché altrimenti dovrebbe estendere questa proposta anche ai lavorati per cui da tempo i sindacati richiedono tamponi gratuiti.
Il governo sembra deciso a lasciare che siano i presidenti delle Regioni a rafforzare la protezione dei passeggeri dei mezzi pubblici, ad esempio imponendo la mascherina FFP2, come già suggerito precedentemente dal professor Andrea Crisanti a Piazza Pulita.
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