Mercoledì sera è stato effettuato dalla Guyana francese il lancio inaugurale del razzo Ariane 6, realizzato nell’ambito del programma spaziale “Ariane” dal consorzio europeo Arianespace per conto dell’Agenzia Spaziale Europea.

«Il primo volo di un nuovo razzo è sempre un momento incredibile, perché ci sono centinaia di migliaia di dettagli che devono funzionare in perfetta armonia, per la prima volta insieme in modo completo», afferma Loïc Bourillet, responsabile del Collective Launch Service Procurement dell’Esa.

E così è andata, per Ariane 6. Dopo essere stato posticipato di un’ora, dalle 20.00 alle 21.00 italiane, a causa di un “piccolo problema” nell’acquisizione dei dati rilevato sul segmento di terra, il lancio e le fasi successive sono state eseguite in maniera nominale. Fino al raggiungimento dell’orbita circolare finale, a 580 chilometri di altezza, e alla separazione del payload, poco più di un’ora dopo il lancio.

Il programma “Ariane” consiste in una serie di razzi a uso civile, e l’Ariane 6 è il più potente costruito finora dal consorzio: il suo lancio è importante soprattutto perché dovrebbe consentire di gestire lanci spaziali a prezzi più economici e competitivi con quelli dei razzi Falcon 9 di SpaceX.

Macron, Ariane 6 motivo di orgoglio francese ed europeo

“Questa è la nostra storia spaziale. Questa è la nostra autonomia strategica. È motivo di orgoglio francese ed europeo. Il primo lancio di Ariane 6 è un successo! Complimenti enormi alle squadre che rendono possibile ciò che sembra impossibile. Missione compiuta”. Così su X il presidente francese Emmanuel Macron dopo il lancio della Guyana francese del razzo Ariane 6.