Primo Levi: il narratore delle pagine più oscure della storia

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Di Stella Grillo

Primo Levi si spegneva l’11 aprile del 1987 , sopravvissuto della Shoah  ha raccontato le pagine più oscure della storia umana. Un ricordo allo scrittore che raccontò le nefandezze dell’Olocausto. Ma non solo: notizie e ricorrenze storiche e dal mondo della musica.

Primo Levi, uomo di scienza e narratore della Shoah

Primo Levi nasceva il 31 luglio del 1919, da una famiglia di origini ebraiche. Dal 1934, nel pieno del ventennio fascista, frequenta con brillanti risultati il Ginnasio del Liceo D’Azeglio. Per alcuni mesi il suo insegnate è Cesare Pavese.

Primo Levi - Photo Credits: dire.it
Primo Levi – Photo Credits: dire.it

Sceglie di dedicarsi allo studio delle scienze e nel 1941 nonostante le sue origini ebraiche e le restrizioni imposte dal regime, si laurea con lode.L’anno dopo si trasferisce a Milano, dove purtroppo, la guerra lo raggiunge, costringendolo a rifugiarsi sulle montagne vicino Aosta, collaborando con la lotta partigiana.

Primo Levi e Auschwitz

E’ il 1944 quando viene catturato e deportato al campo di sterminio di Auschwitz. Dagli orrori subiti nasce la sua opera più nota, la più minuziosa e straziante testimonianza sulla Shoah: Se questo è un uomo. L’arrivo dei russi il 27 gennaio 1945 segnano la fine della sua prigionia. Tuttavia, quegli orrori subito lo accompagneranno per tutta la vita.

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.”

Il primo libro nasce dall’esigenza di raccontare ciò che ha subito, racconto che continua nel 1961 con La tregua, in cui narra il ritorno a casa. Da allora non si ferma e scrive altri racconti, tra cui le Storie Naturali, Il Sistema Periodico e Se non ora quando.Mai veramente guarito dalle ferite della prigionia, Primo Levi si toglie la vita l’11 aprile del 1987, lanciandosi nella tromba delle scale del suo palazzo.

Primo Levi: dalla Shoah ai diritti civili

Già prima della morte di Primo Levi, l’11 aprile era una data importante per la lotta contro il razzismo e l’intolleranza. Nel 1968, infatti, il presidente Lyndon B. Johnson firma i Civil Rights Acts, che vietano ogni forma di discriminazione nell’affitto delle case, siano esse basate sulla “razza” o su eventuali disabilità. Un trionfo di chi lottava per l’uguaglianza, avvenuto pochi giorni dopo l’assassinio di Martin Luther King.

Ricorrenze musicali

L’11 aprile del 1961,  Bob Dylan si esibiva per la prima volta al Greenwich Village a New York.E’ l’inizio di una lunga carriera cantautoriale, culminata nella vittoria del Nobel per la letteratura del 2016. Dal 1963, diviene uno degli artisti simbolo della prima ondata di proteste antigovernative e i suoi brani cominciano a raccontare storie vere e crude. Parla degli attivisti uccisi, della povertà nelle campagne e nelle periferie, così come di delitti irrisolti.

Viaggi sfortunati

Oggi salpava dal porto di Cobh, in Irlanda, lo sfortunato transatlantico Titanic. Sarebbe affondato pochi giorni dopo, tra il 14 e il 15 aprile 1912. Il disastro colpì molto l’opinione pubblica dell’epoca, ed è ancora un evento molto conosciuto, anche grazie al film del 1997 di James Cameron. Un altro sfortunato viaggio avviene in questa data: nel 1970 alle 19:00, decolla infatti l’Apollo 13. Sorvola la faccia buia della Luna ad una distanza ancora da record. Tuttavia, a rendere famoso l’Apollo 13 è l’incidente che ha provocato l’esplosione di un serbatoio d’ossigeno, mettendo a rischio la vita dell’equipaggio.