
Sono 540 le persone fermate ieri in Francia e 406 i poliziotti feriti durante le manifestazioni del 1 maggio contro la riforma delle pensioni. Lo rende noto il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin.
Primo Maggio, in Francia tensioni e scontri nei cortei contro la riforma delle pensioni: cosa è successo

540 le persone fermate e 406 i poliziotti feriti: questo è il bilancio delle manifestazioni del 1 maggio in Francia, dopo che centinaia di migliaia di persone si sono radunate in massa, nella giornata della Festa del lavoro, in molte città del Paese per sfogare la loro rabbia contro la riforma delle pensioni del presidente Emmanuel Macron. Lo rende noto il ministro dell’Interno Darmanin che condanna con fermezza questa violenza. “Servono le sanzioni penali più dure contro quelli che attaccano le forze dell’ordine” ha riferito al canale televisivo francese BFM TV.
Tensioni e scontri si sono registrati in varie città della Francia, a partire da Parigi, Lione, Nantes e Marsiglia. In particolare, nella capitale, grossi petardi sono stati lanciati contro la polizia da decine di manifestanti vestiti di nero che precedevano la testa del corteo per il primo maggio in partenza da Place de la République. Diverse attività commerciali sono state danneggiate, tra cui agenzie bancarie e immobiliari, negozi e arredi urbani. “Il prefetto, visti i danni, ha deciso di intervenire sul pre-corteo per porre fine agli incidenti e separare i manifestanti violenti dal corteo sindacale”, ha dichiarato la polizia. Secondo alcune fonti, a Parigi, sarebbero arrivati anche black bloc provenienti da Italia e Regno Unito, al fine di rinforzare le fila dei manifestanti più violenti.
Roberta Maria Di Giovangiulio
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