Cronaca

Putin caccia 755 diplomatici americani per ritorsione

Putin caccia 755 diplomatici americani dalla Russia in ritorsione alle sanzioni contro Mosca approvate dal Congresso statunitense.

Putin ha chiarito che i diplomatici Usa dovranno lasciare la Russia entro settembre. “Più di un migliaio di persone lavoravano e stanno ancora lavorando all’ambasciata Usa a Mosca e nei consolati. Ora 755 di loro debbono porre fine alle loro attività in Russia“.

Il Presidente russo Vladimir Putin (Photo Credits: putin.trendolizer.com)

A partire da quel momento gli Stati Uniti potranno contare al massimo 455 diplomatici nelle loro rappresentanze in Russia. Esattamente quanti ne ha il Cremlino fra ambasciata e consolati americani.

Putin ha anche deciso di togliere all’ambasciata americana l’uso di un magazzino e di un complesso di dacie, a partire dal 1 agosto.

L’annuncio del presidente russo conferma il pugno duro di Mosca e arriva nonostante il provvedimento non sia entrato ancora in vigore.

Il testo del progetto di legge è sul tavolo del presidente Usa Donald Trump che, pur essendosi impegnato a firmarlo, ancora non lo ha fatto. “Ha detto chiaramente che lo farà” precisa il Vice presidente Mike Pence, smorzando le critiche.

Mike Pence, il Vice presidente degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump (Photo Credits: noticieros.televisa.com)

Accusa Putin: “La parte americana ha fatto una mossa che comprende restrizioni illegali, tentativi di influenzare altri Paesi del mondo, tra cui i nostri alleati, che sono interessati a sviluppare ed avere relazioni con la Russia”.

Pur non convinto, Trump ha assicurato che firmerà il progetto, decidendo così di non aprire un nuovo fronte di scontro con il Congresso sulla Russia.

Il Presidente Usa, Donald Trump (Photo Credits: http://www.huffingtonpost.com)

In un’intervista, Putin parla di pazienza esaurita. “Abbiamo aspettato per molto tempo che qualcosa cambiasse in meglio – ha sottolineato il leader russo riferendosi ai rapporti con gli Stati Unitisperavamo che la situazione cambiasse. Ma sembra che non cambierà in un futuro prossimo. Quindi, ho deciso che era arrivato il momento di dimostrare che non lasceremo tutto questo senza una risposta”.

Patrizia Cicconi

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