Rafael Nadal non giocherà a Wimbledon e alle Olimpiadi di Tokyo

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Di Redazione Metropolitan

Clamoroso annuncio di Rafael Nadal, il quale attraverso i suoi canali social ha dichiarato che non prenderà parte né a Wimbledon né ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il campione spagnolo a questo punto della carriera non si ritrova più in grado di gestire un calendario così fitto ed è costretto a dover centellinare le sue presenze ai vari tornei, onde evitare pesanti ripercussioni fisiche (Federer ne sa qualcosa). Probabilmente un grande obiettivo stagionale di Rafa è lo US Open, e cercherà di arrivarci il più in forma possibile. La rinuncia di Nadal a Wimbledon ha dei risvolti anche nel destino di Matteo Berrettini, il quale diventerà testa di serie numero 8 del torneo.

Qui l’annuncio del maiorchino:

Ciao a tutti, ho deciso di non partecipare ai Championships di Wimbledon di quest’anno e ai Giochi Olimpici di Tokyo. Non è mai una decisione facile da prendere, ma dopo aver ascoltato il mio corpo e averne discusso con il mio team, ho capito che è la decisione giusta. L’obiettivo è quello di prolungare la mia carriera e continuare a fare ciò che mi rende felice, ovvero competere ai massimi livelli e continuare a lottare per quegli obiettivi professionali e personali al massimo livello di competizione. Il fatto che ci siano solo 2 settimane tra RG e Wimbledon, non ha facilitato il recupero del mio corpo dopo la stagione sempre impegnativa sulla terra battuta. Sono stati due mesi di grande impegno e la decisione che prendo è focalizzata guardando al medio e lungo termine. La prevenzione sportiva del mio corpo è un fattore molto importante in questa fase della mia carriera per cercare di continuare a lottare per il massimo livello di competizione e titoli. Voglio inviare un messaggio speciale ai miei fan in tutto il mondo, a quelli nel Regno Unito e in Giappone in particolare. I Giochi Olimpici hanno sempre significato molto e sono sempre stati una priorità come sportivo, ho trovato lo spirito che ogni sportivo del mondo vuole vivere. Personalmente ho avuto la possibilità di viverne 3 e ho avuto l’onore di essere il portabandiera del mio paese.“