Raffaele Capperi, chi è il tiktoker vittima di bullismo: “Ho la sindrome di Treacher-Collins”

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Di Redazione Metropolitan

Raffaele Capperi è un ragazzo di Cremona di origini calabresi, nato il 27 febbraio 1994, che vive con sua mamma, suo papà e suo fratello. Raffaele è nato con la sindrome di Treacher Collins (la stessa raccontata nel film Wonder). Non aveva il mento e lo zigomo e, soprattutto, non ha potuto sentire nulla fino a 19 anni, quando ha potuto utilizzare l’apparecchio acustico. Come se non bastasse gli hanno sbagliato tre volte la ricostruzione dell’orecchio destro.

Nonostante i problemi dovuti alla sua malattia, Raffaele, Gnaffo per chi lo segue su TikTok, ha affrontato la vita con positività. Purtroppo sul suo cammino ha incontrato gente cattiva, dai ragazzi che l’hanno bullizzato durante il suo percorso scolastico, fino a due professori che alle superiori l’hanno preso in giro per il suo udito (all’epoca dovette intervenire suo padre!). Tutto finito? Assolutamente no. Alle angherie subite nella vita reale si sono aggiunte quelle ricevute dai leoni da tastiera del web. A lui gli hanno augurato di tutto, dal cancro al Coronavirus. Di sua madre hanno detto che doveva abortire per non farlo nascere.

Raffaele ora lotta per combattere il bullismo e il cyberbullismo e si impegna giornalmente a mandare messaggi di sostegno a chi soffre per questi motivi.

Dalle umiliazioni ad un libro edito da DeAgostini nel quale racconta la sua vita con la sindrome di Treacher-Collins. E’ uscito nei giorni scorsi il primo libro del quasi 30enne piacentino Raffaele Capperi. Si chiama Brutto e Cattivo ed è un’autobiografia. Ad aiutarlo il giornalista e scrittore Gian Maria Aliberti Gerbotto

In una puntata ha incantato il pubblico con un emozionante monologo: «Dopo tanti anni di vita passata a nascondermi, ho avuto il coraggio di mostrare il mio viso sui social. Ed è proprio lì che ho ricevuto gli attacchi più terribili. Oggi sono qui perché vorrei riuscire a dire basta al bullismo. Nessuno dovrebbe accanirsi contro chi ha il coraggio di mostrare la propria diversità. Siate gentili». Nel libro Raffaele racconta tutta la sua vita, gli interventi chirurgici fatti, quelli ancora da fare, la voglia di farcela anche per chi non vede la luce e si sente sprofondare perché discriminato per il proprio aspetto: «Il mio esempio vuole essere un incoraggiamento per le persone che ancora non reagiscono e che non si accettano, uno sprone ad uscire dall’ombra con coraggio e determinazione». Il libro è acquistabile nelle librerie e sulle piattaforme on line. Raffaele lo presenterà nella sua Monticelli il 2 ottobre nell’ambito della Festa dell’Aglio