Rasputin e Romanov | Vita e leggende sul mistico russo

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Di Stella Grillo

Rasputin, il mistico russo vicino alla famiglia imperiale dei Romanov: chi era? Un santone, un imbroglione? uno sguardo alla figura più controversa della Russia di inizio ‘900, in occasione del suo anniversario di nascita.

Brevi cenni biografici

Rasputin nasce il 21 gennaio 1869 – 9 gennaio, secondo il calendario russo in vigore all’epoca – a Pokrovskoe, in Siberia, vicino ai monti Urali. La data di nascita del mistico, fu sempre oggetto di discussioni: a volte, era lo stesso Rasputin a creare confusione. Questo era da imputare al fatto che volesse mantenere credibile la sua figura di Starec, un termine russo che significa ”anziano”, e designa il particolare prestigio di alcuni monaci. A favore di ciò, Rasputin, si aggiungeva o diminuiva degli anni. Questo termine era anche particolarmente carico di significati mistici e spirituali: gli Starec, erano infatti considerati eletti da Dio, dotati di poteri profetici e guaritori. Trascorre la sua infanzia lavorando nei campi insieme al fratello, privo di ogni istruzione.

Rasputin, 1914 - Photo Credits: storico.org
Rasputin, 1914 – Photo Credits: storico.org

Dopo una lunga malattia, il fratello, muore. In seguito, Rasputin non appena adolescente racconterà di aver avuto una visione durante un attacco di febbre; dirà di aver visto la Madonna, di aver parlato con lei e di esser stato guarito. Da questo episodio si avvicinerà alla religione. A vent’anni si sposa, ma in seguito alla morte del figlio sarà colpito da una forma di depressione. Anche in questo caso, guarisce grazie ad un’apparizione mariana, che lo incentiverà a lasciare tutti i suoi averi e partire in pellegrinaggio. Il suo lungo peregrinare, lo mette in contatto con esponenti dei Chlisty, una setta considerata illegale, duramente critica nei confronti della Chiesa Ortodossa, ma molto popolare nella Russia del tempo.

Rasputin, trasposizione cinematografica Fox - Photo Credits: paroleacolori.com
Rasputin, trasposizione cinematografica Fox – Photo Credits: paroleacolori.com

Le caratteristiche peculiari di questa setta erano le congiunzioni carnali e il rito erotico: una dottrina in cui fisicità e religione si mescolavano simultaneamente. Dopo un anno in convento e vari viaggi, da Mosca a Kiev, Rasputin torna nel suo villaggio dove mette in piedi una chiesa personale. Il carisma di Rasputin, sembrava risiedere in quello che era uno sguardo magnetico, quasi allucinato, in discorsi semplici capaci, però, di persuadere la gente. Per queste ragioni, la sua fama ben presto si espande.

Rasputin alla corte dello Zar Nicola II

Nel 1905 si trasferisce a San Pietroburgo, al cospetto dello Zar Nicola II di Russia. la fama di Rasputin, fa sì che si accosti alla famiglia dei Romanov. La loro speranza, infatti, è che il mistico, riesca a guarire Aleksej, figlio dello zar, affetto da emofilia. Dal primo incontro, Rasputin, riesca ad ottenere degli effetti benefici. Le teorie su quanto accaduto sono due:

  • Prima teoria: la prima opzione sull’eventuale contenimento della patologia del piccolo erede dello zar, pare raccontare che Rasputin, fosse riuscito ad interrompere le perdite ematiche usando un tipo di ipnosi che rallentava il ritmo cardiaco del bambino;in questo modo si andava a ridurre la circolazione del sangue.
  • Seconda teoria: l’ulteriore ipotesi prenderebbe in considerazione l’interruzione dell’assunzione dell’aspirina. Pare infatti che i medici di corte, somministrassero tale farmaco per lenire i dolori articolari. La salute del bambino migliorava per la diminuzione delle emorragie e il merito veniva attribuito a Rasputin.

Carisma e misticismo

Nonostante l’ombra di mistero che aleggiava su Rasputin, esistono anche fatti scientificamente inspiegabili che potrebbero far pensare ad effettive pratiche da guaritore. Il 12 ottobre 1912, il monaco riceve un telegramma che recita: “I medici disperano. Le vostre preghiere sono la nostra ultima speranza“. Rasputin, in quel periodo, si trovava nella sua città natale. Dopo ore di preghiera in stato di trance, invia un telegramma alla famiglia in cui assicura che il bambino, sarebbe guarito in poche ore, cosa che, effettivamente, avviene. Il carisma del monaco, fa colpo positivamente sula zarina Alessandra, tanto che a corte, si iniziano a vociferare maldicenze. Nonostante le avvisaglie dei deputati della Duma allo Zar Nicola, la famiglia imperiale respinge tali accuse.

Zar Nicola II e famiglia - Photo Credits: paroleacolori.com
Zar Nicola II e famiglia – Photo Credits: paroleacolori.com

I suoi modi bruschi, l’aspetto trasandato e gli occhi penetranti, fecero breccia nel cuore di molte nobildonne. Tuttavia, la zarina Alessandra, non consumò mai alcun rapporto carnale. La sua gratitudine era da imputare sicuramente al timore di perdere Aleksej, che la resero dipendente dalla sua presenza. Così iniziò la fortuna di Rasputin alla corte dello zar. Influenza e potere si svilupparono contemporaneamente alla capacità di guarire lo zarevič. Il suo ruolo crebbe così tanto da diventare consigliere e mediatore, nonostante la sua condotta libertina che la famiglia imperiale difendeva.

Rasputin e il ruolo politico

Allo scoppio della prima Guerra Mondiale, l’attività del monaco nero, si sposta sul piano politico. Pacifista convinto, nel 1914 si oppose all’entrata della Russia nel primo conflitto mondiale, presagendo disgrazie, sventure, e l’intera distruzione del Paese. Riuscì a manipolare la zarina mentre lo zar era al fronte; Rasputin si era creato numerosi nemici con i suoi giochi di potere, fra cui la casta militare e l’aristocrazia nazionalista. In quel periodo storico poi, la Russia era al limite.

Il monaco nero - Photo Credits: artspecialday.com
Il monaco nero – Photo Credits: artspecialday.com

Il Primo Ministro Trepov, gli offre un’ingente somma di denaro purché si allontani. Il monaco, riesce a volgere a suo favore anche questa circostanza, informando ben presto la zarina e dimostrando ancora una volta, fedeltà alla famiglia imperiale. In seguito, ad accuse di corruzione ed è allontanato dai Romanov. Ma con l’aggravarsi delle condizioni di salute del piccolo zarevič, la zarina Alessandra, lo richiama. Rasputin la tranquillizza dicendo che le condizioni del bambino sarebbero migliorate nonostante la sua assenza, cosa che realmente accadrà.

Morte e ritrovamento del corpo

La fine di Rasputin è decretata dalla congiura di alcuni nobili. Nella notte fra il 16 e il 17 dicembre 1916, lo attirarono con la scusa di una cena, avvelenando il cibo con del cianuro. Il veleno, però, non sembrava sortire gli effetti auspicati, dal momento che, il santone, continuava a rimpinguarsi come niente fosse. Considerata la sua resistenza al cianuro, i congiurati decisero di farla finita con tre colpi di pistola al cuore. Nonostante i colpi di pistola e il veleno, Rasputin si riprende e tenta la fuga, ma i congiurati lo raggiungono. Colpito ripetutamente, fanno sparire il suo corpo fra le acque del canale Fontanka di San Pietroburgo. Il cadavere riemerge due giorni dopo. Dall’autopsia, si evincerà che non sarebbe stata rinvenuta alcuna traccia di veleno, e che il santone era ancora vivo quando fu gettato in acqua.

Nobildonne insieme al consigliere della famiglia imperiale - Photo Credits: Pinterest.it
Nobildonne insieme al consigliere della famiglia imperiale – Photo Credits: Pinterest.it

Questa circostanza contribuì a sottolineare l’alone magico attorno alla sua figura, e la sua fama di indistruttibilità.Dapprima seppelliscono la salma; poi, la disotterrano per bruciarla ai bordi di una strada. La zarina Alessandra, accoglie la notizia con evidente disperazione. Lo Zar Nicola, invece, assume un atteggiamento più pacato,in quanto, sempre più crucciato dell’ingombrante ruolo che il monaco stava assumendo a corte. Nella congiura contro il mistico, molti nobili partecipanti erano imparentati con lui, tanto da ritenere idonea la mancata punizione del delitto.

Curiosità

Sembra che Rasputin, avesse previsto la sua morte, violenta ed impetuosa, profetizzando addirittura, non solo la sua fine, ma che con lui sarebbe anche venuta meno la fortuna della famiglia imperiale, cosa che da lì a poco, accadde, visto che circa sette mesi dopo, nel luglio 1917 https://metropolitanmagazine.it/romanov-cultura/ la zarina e lo zar Nicola II insieme ai loro cinque figli, furono uccisi violentemente dai rivoluzionari.