Riconosciuto l’inventore del Computer Elettronico, la sentenza storica

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Di Redazione Metropolitan

Una sentenza storica venne emessa il 19 ottobre del 1973 quando, grazie alla corte distrettuale di Minneapolis, fu riconosciuto l’inventore del Computer Elettronico. Nel processo che vide contrapposte due note società produttrici di computer: la Honeywell e la Sperry Rand.

La Sperry Rand deteneva i diritti del brevetto dell’Eniac, calcolatore elettronico messo a punto da Mauchly ed Eckert (ricercatori dell’Università della Pennsylvania) e considerato fino a quel momento il primo computer della storia.

La nullità del brevetto

Gli avvocati della Honeywell riuscirono a dimostrare che il brevetto era nullo, riportando alla luce il progetto di uno professore dello Iowa State College, originario della Bulgaria: John Vincent Atanasoff, fino a quel momento sconosciuto. Nel novembre del 1939 lo stesso aveva messo a punto l’Atanasoff–Berry Computer, un calcolatore elettronico, basato su valvole termoioniche e in grado di operare su cifre binarie.

Venne a galla la verità, ovvero che il professore aveva parlato del suo progetto agli ideatori dell’Eniac e che questi avevano costruito con le stesse caratteristiche del suo predecessore il loro. La sentenza di nullità del precedente brevetto comportò come diretta conseguenza il riconoscimento dell’ABC, quale primo computer digitale totalmente elettronico. Atanasoff, da quel momento in poi, fu il “padre del computer moderno”.

a cura di Donatella Gazzè

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