“Ringo e Gringo contro tutti”, Lando Buzzanca e Raimondo Vianello in Spaghetti Western stasera in tv

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Di Federica De Candia

Un soldato e un sergente. Ringo e Gringo. Raimondo Vianello e Lando Buzzanca. Al grido di ‘Rompete le righe‘, vengono chiamati a rapporto i due militari più sgangherati. Prima di “Casa Vianello” e del “Merlo Maschio“, nel 1966, passarono in divisa in “Ringo e Gringo contro tutti“, Raimondo e Lando, stasera in tv; ‘Che barba che noia‘ contro Gerlando stereotipo di maschio siciliano.

Il sergente Gringo e il soldato semplice Ringo, sono due sudisti rinchiusi da otto anni a Forte Jackson. Convinti che la guerra civile non sia ancora terminata, ignari che il nord abbia vinto, proseguono la vita militare impassibili, come nulla fosse. Bruno Corbucci inventa il film sulla scia delle gag comiche di Franco e Ciccio, che nel genere western spopolavano. L’esagitato Buzzanca e il pacato Vianello, condiscono uno Spaghetti-Western, tra una carovana di equivoci e scene epiche: come Lando travestito da donna che approfitta delle mogli di fratello Isaia. Con la parte di guerrigliera sudista Marilù Tolo, bellissima capace di aver fatto innamorare, inconsuetamente, anche lo stilista Valentino. La spalla di Totò, Mario Castellani, qui anche aiuto regista, e nel ruolo di sceriffo. 

Ringo e Gringo, per un pugno.. sgangherato

Raimondo Vianello, quando fu girato “Ringo e Gringo contro tutti” film di stasera in tv, era nel pieno della carriera cinematografica, che lo aveva visto girare Infinitie pellicole. Prima di dedicarsi al piccolo schermo, in coppia con la moglie SandraLando Buzzanca era all’inizio del successo, dopo aver recitato ne “I mostri” (1964), per poi iniziare l’ascesa come popolare attore della commedia all’italiana. Nel cast anche le vecchie glorie dell’epoca Mario De Simone, Mario Castellani, Giovanna Lenzi e Gino Buzzanca, zio di Lando. Atmosfere da Far West accompagnate dalle musiche di Gianni Ferrio, che ha legato il suo nome anche al genere commedia, erotico, e giallo. Melodie incalzanti, con armoniche, e note drammatiche ed epiche, in contrapposizione al lato buffo della storia. Con il coro di Alessandroni, il celebre fischio dei western.

Dinamite, cavalli al galoppo, i più impensabili travestimenti. Le facce di Buzzanca enfatizzate da occhi strabici, cercano lo sguardo del compagno. La mesta eleganza di Vianello, che recita con la leggerezza di sempre. Un western tutto italiano: Spaghetti per riconoscimento.

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