Rita Pavone e Teddy Reno sono sposati dal 1968 e hanno trascorso tutta la vita insieme, innamorati e felici. Hanno condiviso la musica, la loro passione più grande. Tra loro ci sono 20 anni di differenza, questo elemento ha fatto scaturire molte polemiche, soprattutto perché parliamo degli anni ’60 e perché lui era già sposato e aveva un figlio di nome Franco. Nonostante ciò i due scappano in Svizzera, si sposano e iniziano la loro vita insieme. Un aneddoto curioso riguarda l’imposizione che Rita ricevette dalla sua famiglia di arrivare vergine al matrimonio, per cui i due sono stati insieme per oltre quattro anni senza avere alcun rapporto sessuale, prima dell’unione in chiesa. Dopo l’ufficializzazione del loro amore hanno avuto due figli: Giorgio e Alessandro, conosciamoli meglio..

Alessandro e George Merk Ricordi non sono solo i figli di Rita Pavone. Se il primo è un affermato giornalista ed inviato, il secondo si è fatto conoscere come artista e compositore. George Merk è un cantante molto noto in Inghilterra, ma anche in Svizzera e all’estero dove si esibisce cantando solo in lingua inglese. Un performer completo che ha predilige musica rock anni ’60 e ’70 con un sound che strizza l’occhio al British rock degli Oasis. Rita Pavone è legatissima ad entrambi e durante un’intervista rilasciata poco dopo il lockdown ha raccontato: “avendo due figli maschi grandi che hanno ormai la loro vita, questo periodo mi ha dato la gioia di ritrovarli, poter passare del tempo assieme a loro nella quotidianità. E’ stato un bel momento, unico”.

Chi sono e cosa fanno i figli di Rita Pavone

Alessandro di mestiere fa il giornalista professionista – lo è dal 1995 – e si occupa principalmente di politica. Già redattore e inviato del servizio esteri del Radiogiornale, redattore della testata d’approfondimento “Modem” e corrispondente radiofonico da Ginevra, attualmente è capoedizione e coordinatore per l’attualità nazionale presso la redazione dell’Informazione web RSI. George Merk è invece un compositore che sta riscuotendo notevole successo non solo in Svizzera, ma anche in Inghilterra, dove ha scalato le classifiche (mentre in Italia, purtroppo, non ha ancora lo spazio che meriterebbe). Canta solo in inglese, con un repertorio puramente rock, si rifà alla musica inglese stile fine anni ’60 inizi ’70, ispirandosi in particolare al mito Noel Gallagher. E’ stata mamma Rita, non a caso, a trasmettergli la passione per la musica e per l’arte