Road to Halloween: “Profondo rosso”

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Di Chiara Cozzi

Profondo rosso è probabilmente il primo film che vi viene in mente se si pronuncia il nome del suo regista, Dario Argento. Uscito nel 1975 e immediatamente un successo, il film è l’anello di congiunzione tra la fase thriller (o giallo), terminata con L’uccello dalle piume di cristallo, e quella horror, che comincerà nel 1977 con Suspiria.

Il film di Argento inizia, come tutte le pellicole italiane del periodo, con un mistero non necessariamente da risolvere (non siamo davanti a un noir o a un film di investigazione) ma che attanaglia le vite dei personaggi coinvolti. A farvi da cornice, la splendida e caratteristica colonna sonora dei Goblin, passata alla storia nel mondo della musica e che ha contribuito a rendere Profondo rosso l’iconico film che conosciamo oggi.

Il film è talmente entrato a far parte dell’immaginario comune come oggetto di culto pop da aver ispirato nel 2007 la realizzazione di un musical omonimo, ma a sua volta sono presenti al suo interno molti omaggi alla pop culture. Il Blue Bar del film è per esempio ispirato al quadro “I nottambuli” di Hopper, mentre le inquietanti pitture con i volti sono opera dell’artista italiano Enrico Colombotto Rosso.

Chiara Cozzi

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Ph: sentieriselvaggi.it