La notizia che più ha scosso il mondo del calcio italiano ieri è stata senza dubbio quella delle dimissioni di Roberto Mancini da CT della Nazionale. Se qualcuno ha commentato scherzosamente che il fatto fosse stato reso noto proprio ieri che era la giornata internazionale dei mancini, tanti dubbi restano in realtà sulla sua scelta. L’ex CT qualche ora dopo l’ufficialità ha fatto sapere che alla base della scelta vi era una motivazione personale. L’impressione è che qualcosa non abbia funzionato nel rapporto con la FIGC e forse questa decisione era in costruzione da tempo.
Perché Roberto Mancini si è dimesso?
Questa è la domanda a cui tutti quanti hanno provato a rispondere in modo variegato. In realtà ovviamente la vera motivazione non è nota e tutto ciò che è trapelato sembra più un contorno piuttosto che il motivo effettivo. Il Corriere della Sera ha parlato di un’offerta per lui dall’Arabia: prospettiva allettante e che a questo punto potrebbe anche essere percorribile, ma appare difficile immaginarlo come motivazione scatenante di un ribaltone improvviso. Così le ipotesi successive hanno riguardato problemi interni per via di uno staff completamente rivoluzionato nell’ambito del riassestamento promosso dal presidente della FIGC Gravina.
A stupire sono poi le tempistiche. Perché ora piuttosto che all’indomani della qualificazione mondiale fallita? Domanda lecita e che potrebbe trovare una risposta in quella voce che è circolata riguardo una sua proposta di dimissioni rifiutata però dal presidente Gravina a suo tempo. Questa teoria di certo aiuterebbe a spiegare parecchie mosse che sono poi state intraprese. Negli ultimi tempi, tramite una riforma, erano state assegnate alla supervisione di Mancini anche le nazionali giovanili, in modo da costruire un percorso programmato e univoco. La chiave di lettura a questo punto potrebbe essere quella di un tentativo di dare nuovamente fiducia al CT e farlo sentire al centro del progetto. D’altro canto non spiega la volontà di creare un ‘nuovo’ roster per la nazionale maggiore con le più recenti nuove chiamate.
La terza via ricalca proprio quella riferita da Mancini stesso ovvero le motivazioni personali che potrebbero essere di qualsiasi tipologia. Diciamo che su quel livello il post-Europeo è stato abbastanza duro anche per le note motivazioni extra-calcistiche. Oppure ancora potrebbe essersi trattato di una combinazione di motivazioni diverse.
E ora la Nazionale guarda avanti
Gli impegni ravvicinati portano inevitabilmente la Nazionale a dover guardare avanti e a cercare un nuovo tecnico che dovrebbe essere annunciato tra oggi e domani. Si dovrà ripartire da zero, ancora una volta, e con un nuovo progetto tecnico che dovrà fare in modo di ottenere dei risultati il prima possibile.
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