A Roma i carabinieri hanno arrestato un 32enne per aver picchiato per otto mesi la compagna. Un mese fa l’assurda richiesta di denaro in cambio della fine della loro relazione
I Carabinieri del Nucleo operativo della compagnia Roma Casilina hanno dovuto intervenire oggi per un grave caso di violenza domestica. Protagonisti un 32enne originario della Romania e la compagna, vittima da mesi di tormenti e minacce.
Tutto è cominciato a marzo, quando l’uomo ha iniziato a picchiare la compagna 35enne (anche lei proveniente dalla Romania) e a minacciarla di morte. Ad assistere c’era spesso la figlia 17enne, impotente davanti alla violenza paterna. L’inferno della donna ha perdurato fino a novembre, quando l’uomo ha cambiato strategia. Invece di continuare la violenza, ha presentato alla propria compagna un’assurda richiesta economica: 20.000 euro in contanti in cambio della fine della loro relazione.
La denuncia e l’arresto
La proposizione di un “patto” che non avrebbe mai potuto soddisfare ha portato la donna a denunciare la situazione ai carabinieri. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale ha immediatamente emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le accuse sono di maltrattamenti in famiglia, lesioni, atti persecutori e tentata estorsione. Il tutto potrebbe risultare aggravato dalla presenza di una minorenne e dalla testimonianza che quest’ultima può fornire.
Il nucleo operativo della compagnia Roma Casilina ha dunque rapidamente proceduto all’arresto dell’uomo (la cui fedina penale presenta diversi precedenti), avvenuto nella serata di ieri. Il 32enne è stato rintracciato in via Anagni presso una famiglia di altri rumeni ed è stato portato nel carcere di Regina Coeli. Si attende ora l’inizio del processo, mentre l’Autorità Giudiziaria inizierà a svolgere le prime procedure burocratiche.
Nonostante la Giornata per la violenza sulle donne sia stata istituita ormai vent’anni fa, i progressi della civiltà paiono sempre insufficienti.