Un piccolo (grande) problema da risolvere per Paulo Fonseca. I giallorossi sono totalmente dipendenti dalla vena realizzativa del centravanti bosniaco. Si può migliorare con il calciomercato?
La Roma gioca uno strepitoso “Derby della Capitale” contro i dirimpettai della Lazio ma raccoglie, ingiustamente per lo sviluppo del match, un solo punto dalla contesa contro l’attuale (e lanciatissima) terza forza della Serie A. Il segno X scaturito dalla stracittadina è figlio dell’imprecisione sotto porta degli avanti di Paulo Fonseca che creano molto ma finalizzano poco. I giallorossi sono completamente dipendenti dalle reti di Edin Dzeko, attaccante straordinario per completezza e classe. Ma se il bosniaco vive una giornata negativa, i capitolini fanno davvero tanta fatica a trovare la via del goal. Il calciomercato potrebbe aiutare il tecnico portoghese a cancellare questa dipendenza che diventa, spesso, limitante?
Segna solo Edin Dzeko
Edin Dzeko è il fuoriclasse conclamato della Roma. È giusto, quindi, fare affidamento sulle sue prestazioni sportive. Ma questa consapevolezza non deve diventare, mai e poi mai, un limite quasi esasperante. Se il bosniaco non timbra il cartellino, i capitolini fanno fatica a finalizzare la mole di gioco. Un esempio lampante? Roma-Lazio: la banda Fonseca ha dominato la gara per tutti i novanta minuti creando diverse occasioni da rete. Purtroppo per i romanisti (per la felicità biancoceleste) soltanto il numero nove è riuscito ad iscriversi sul tabellino dei marcatori nel derby.
L’ex attaccante del Manchester City ha siglato 9 reti in 21 presenze di Serie A. Non tantissime. Il dato statistico diventa più preoccupante se analizziamo lo score realizzativo dei compagni di reparto di Edin Dzeko. Cengiz Under, bloccato da un lungo infortunio, non è riuscito ad incidere fin qui: il turco ha siglato 2 reti in 11 apparizioni. Justin Kluivert ha segnato 3 goal in 14 presenze mentre Diego Perotti in 12 partite ha timbrato 3 volte il cartellino. Esclusivamente su calcio di rigore.
La percentuale realizzativa migliora leggermente se analizziamo lo score di Henrikh Mkhitaryan: spesso bloccato dagli infortuni, l’armeno ha siglato 3 goal in sole 9 presenze. Calciatore da recuperare fisicamente a tutti i costi. Uno col “piede caldo” era Nicolò Zaniolo (18 partite e 4 goal) ma la rottura del crociato lo terrà fuori dai campi fino a fine stagione. Mentre Lorenzo Pellegrini si concentra sugli assist, Nikola Kalinic sta confermando il declino delle ultime stagioni: 0 reti in 6 presenze per il croato che, quando chiamato in causa, dovrebbe cercare di non far rimpiangere un totem come Dzeko. Questa “aridità in zona goal” viene confermata da un dato inequivocabile: il vice capocannoniere della Roma con 5 goal è Aleksandar Kolarov, di ruolo terzino.
Roma, quanto mancano i goal di El Shaarawy?
Il piano di Gianluca Petrachi era chiaro: vendere El Shaarawy (autore di 11 goal nella scorsa stagione) rimpiazzando la vena realizzata dell’italo-egiziano con l’esplosione definitiva del trio composto da Under, Zaniolo e Kluivert aggiungendo l’esperienza e la caratura tecnica di Mkhitaryan. Pensieri che, per colpa dei numerosi infortuni patiti dai vari calciatori, non stanno trovando le conferme sul rettangolo verde di gioco. Arrivati alla seconda giornata del girone di ritorno, i quattro calciatori citati hanno realizzato 12 goal. Uno in più del bottino dell’ex giallorosso volato in Cina.
Anche Kalinic, arrivato in prestito dall’Atletico Madrid, non sta fornendo un apporto positivo in zona rete. Il croato, come detto prima, non si è ancora sbloccato. E la Roma, Dzeko-dipendente, fatica terribilmente. Dal calciomercato sta per arrivare Carles Perez, giovane ala del Barcellona. Basterà il suo innesto ed il recupero completo degli infortunati per incrementare la voce “goal” della banda Fonseca? Forse un attaccante da mandare in panchina, più reattivo di Kalinic, potrebbe rivelarsi determinante nella corsa Champions League. Le contrattazioni, ancora per pochi giorni, sono aperte…
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