In un liceo di Roma, i compagni le consigliavano di uccidersi. Maria, nome di fantasia, ci ha provato davvero. La madre l’ha salvata, ma i cyberbulli continuano a inviarle messaggi anonimi: «Tenta di nuovo, la prima volta non è andato bene».

Fin dove può spingersi la banalità del male? L’inconsapevolezza di quanto le nostre azioni possano influenzare la vita degli altri, a tal punto da spingerli a rinunciarvi?
A Roma si è spinta fino al punto di non ritorno.

Maria, vittima del cyberbullismo

Maria, 15 anni, è finita in una situazione da cui è difficile uscire. I messaggi arrivano ad ogni ora, nei momenti più impensabili. Arrivano tramite Tellonym e Thiscrusch, app che consentono lo scambio di messaggi in incognito. Messaggi terribili, in questo caso.

Alcuni di questi sono stati condivisi sul profilo Instagram della scuola (profilo non ufficiale, ndr): «Dite a Maria Rossi (anche il cognome è di fantasia, ndr) di uccidersi, grazie». Altri messaggi arrivavano sui cellulari delle amiche: «Dì a Maria di suicidarsi che tanto è talmente brutta». Altri, direttamente sullo smartphone di Maria: «Seriamente, non capisci che sei solo un peso per tutti noi? Sei fottutamente inutile, suicidati e metti fine alla nostre sofferenze e alla tua stupida esistenza».

A Roma, Maria ha tentato il suicidio

I cyberbulli, probabilmente alcuni compagni di classe, hanno continuato per mesi: i messaggi rintracciati, riporta Il Messaggero, coprono un periodo compreso tra il 2018 e Febbraio 2019. Per loro si trattava solo di un divertimento. Lo scopo? Isolare Maria dal mondo, farle credere che a nessuno sarebbe importato se lei fosse scomparsa per sempre. Una crudeltà senza limiti.

Roma
Il cyberbullismo contro la ragazza continuava da mesi – Photo Credit: stopbulli.it

Travolta dall’onda d’odio, la giovane è caduta in una profonda depressione, arrivando a credere che i suoi aguzzini avessero ragione. Per questo ha provato a togliersi la vita. La madre aveva capito che la figlia stava pensando al peggio: l’ha salvata e si è rivolta ad uno psicologo per aiutarla.

La richiesta di un nuovo suicidio

Quando i suoi carnefici hanno saputo del salvataggio, hanno rilanciato inviando nuovi messaggi agli amici di Maria. Ad un amico scrivono: «Ti prego non uscire più con Maria, parla con Grazia e dille che se volete stare insieme a Maria deve levarsi dalle p…».

Maria, però, non era sola. Non lo è mai stata e mai lo sarà. I suoi amici, prima ignari di tutto, hanno consegnato gli screenshots delle chat ai genitori della giovane. Inoltre, hanno dato la loro disponibilità a collaborare con la polizia per identificare i bulli.

A Roma scatta la denuncia

Eugenio Pini, legale del Centro Nazionale contro il bullismo “Bulli Stop”, ha commentato la vicenda: «È sempre un dato positivo quando i ragazzi trovano la forza di raccontare e denunciare gli episodi di bullismo».

L’avvocato è stato contattato dai genitori di Maria: hanno denunciato il caso alla procura dei minori. I pm indagano per stalking e istigazione al suicidio, ma – al momento – il fascicolo è a carico di ignoti.

Ragazza
Maria, 15 anni, è stata salvata dalla madre – Photo Credit: tpi.it

Non sappiamo se Maria leggerà mai queste parole.
Se sei dall’altra parte dello schermo, sappi che non sei sola. Dimentica i codardi che si nascondono dietro messaggi anonimi: le persone che ti vogliono bene sono accanto a te.

Per quel che vale, Metropolitan si schiererà sempre contro ogni forma di violenza.

La vita è il viaggio più bello che si possa fare, piccola Maria.