Rosario Dawson: una storia di riscatto attraverso il cinema

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Di Redazione Metropolitan

Oggi compie 42 anni l’attrice hollywoodiana Rosario Dawson. Nata a New York nel 1979 da un costruttore irlandese-nativo americanoi una cantante statunitense con origini portoricane e cubane.

Lavorando nell’industria cinemaografica, come lei stessa riporta in un post del 2013, le sue origini l’hanno portata spesso a sentirsi dire: “ ‘non seri veramente [spazio bianco]’ perchè non appartengo al 100% a nessuna delle mie etnie. Sono mezza portoricana/Afro-cubana e mezza irlandese/nativo americana”.

Rosario Dawson, attrice hollywoodiana eclettica, Credits: Coming Soon
Rosario Dawson, attrice hollywoodiana eclettica, Credits: Coming Soon

La storia del mitico inizio di Rosario Dawson

Cosa poco nota è che già da bambina Dawson aveva partecipato con uno show minore al programma “Sesamo Apriti“. Della narrazione della sua carriera fa però parte la storia di un diamante grezzo scoperto per caso dal regista Larry Clark, che la nota mentre lei chiacchiera nel suo quartiere e lui è alla ricerca di una location, incontro fortuito che finisce nell’ingaggio della sedicenne per il ruolo di Ruby, un’adolescente sessualmente attiva, nella serie cult “Kids-Monelli” (1995).

L’attrice in un intervista riporta la rezione della madre alla sua interpretazione di questo personaggio volgare e rude: “Non che mia madre non fosse consapevole. Mia madre rimase incinta di me quando aveva 15 anni. L’unica cosa che non voleva che facessi in tv era fumare una sigaretta.

Rosario Dawson, Credits: Everyeye
Rosario Dawson, Credits: Everyeye

La svolta nel mondo del cinema

Decide quindi di intraprendere la carriera di attrice e di formarsi iscrivendosi al Lee Strasberg Theatre and Film Institute. Nle 1988 arriva la svolta per la sua carriera con una parte in un film con Denzel Washington e la regia di Spike Lee: “He got Game“, in cui interpreta Lala Bonilla. Seguiranno numerose partecipazioni a film di rilievo, in questa sede ci limitiamo a citarne alcune tra le più importanti.

Nel 1999 ha una parte da protagonista, nei panni di Stephanie Williams, nel film drammatico “Una voce per gridare” di Craig Bolotin, nel 2002 prende parte ad un film di grande successo quale “Man in Black II” nel ruolo di Rita, per tornare ad essere diretta da Spike Lee ne “La 25esima Ora” dove interpreta Naturelle Rivera, la compagna di un ex spacciatore.

L'attrice Rosario Dawson in una scena di "Sin City", Credits: Celebrity Movie Archive
L’attrice Rosario Dawson in una scena di “Sin City”, Credits: Celebrity Movie Archive

Tra gli altri ruoli per cui è nota al grande pubblico ricordiamo Roxane, sposa di Alessandro Magno nel kolossal di Oliver StoneAlexander” (2004); la parte in “Sin City” (2005) di Frank Miller e Robert Rodriguez dove interpreta Gail, personaggio che ritorna anche nel sequel del 2014 e ancora l’interpretazione in “Sette Anime” (2008) di Gabriele Muccino nei panni di Emily. Vale inoltre la pena di citare la sua parte da protagonista nel film thriller “Captives” presentato a Cannes nel 2014.

Non solo cinema per Rosario Dawson

Dopo aver esplorato altri generi interpretando ad esempio la 19enne Mimì nell’adattamento cinematografico dell’opera musical “Rent” (2005) e recitando in teatro, Rosario Dawson approda in tv. La vediamo in “Daredevil” (2015-2018) nei panni di Claire Temple, per poi trovarla a più riprese in successive serie marchiate Marvel: “Luke Cage” (2016), “Iron Fist” (2017) e “The Defensers” (2017). Sarà anche Jane Ramos in “Jane the Virgin“.

Nel 2020 è la protagonista di “Briarpatch“, serie antologica di genere poliziesco che porta il personaggio dell’investigatrice Allegra Dill (Rosario Dawson) sulle tracce dell’assassino della sorella. La serie è stata cancellata dopo la prima stagione.

Trailer di “Briarpatch” con Rosario Dawson nel ruolo di protagonista

Tra progetti recenti e novità in cantiere

L’attrice è apparsa nella nuova serie Disney Plus “The Mandalorian” come Ahsoka Tano, ex apprendista jedi allieva di Anakin Skywalker (Dart Fener per i babbani digiuni di “Guerre stellari“). Il suo personaggio porta una svolta non di poco rilievo nella serie disneyana (ci asterremo da spoiler) ed è a lei che nel 2022 sarà dedicato uno spin-off di “The Mandalorian”, come annunciato all’Investors Day lo scorso dicembre.

Da poco invece, il 19 marzo 2021, è stata rilasciata su Apple tv + la serie sperimentale “Calls“. Con un cast stellare che vedrà, tra gli altri, Nick Jonas e Lily Collins accanto a Rosario Dawson, questo prodotto del regista Fede Àlvarez è un remake della serie francese creata da Timothée Hochet e distribuita da Chanel +. Il concept di base è che questa sia una serie da ascoltare: i personaggi non appariranno mai, sentiremo soltanto le loro voci durante alcune conversazioni telefoniche, accompagnate da forme geometriche sullo schermo.

Come titola un noto articolo del magazine online “marie darie“, la vita di Rosario Dawson l’ha indubbiamente portata “dalle case popolari a Hollywood” dandole una notorietà che l’attrice ha deciso di mettere a servizio di un impegno politico che copre trasversalmente ambiti diversi. Questo successo non l’ha condotta, tuttavia, ad adagiarsi sugli allori. L’attrice continua difatti a mettere alla prova le proprie capacità attoriali con nuove sfide, come nel caso di questa recentissima e sorprendente serie “Calls“.

Debora Troiani

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