Spike Lee: un Oscar alla carriera nella giuria di Cannes

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Di Redazione Metropolitan

Spike Lee è sicuramente uno degli artisti afroamericani più apprezzati e premiati. Scrittore, attore e regista, nei suoi film ha saputo dare voce come nessun’altro alla comunità di cui è uno degli esponenti più amati. Oggi che ne compie 64, il regista può guardarsi indietro e contemplare quasi quarant’anni di carriera. A costituire una chiave di volta tanto in tale carriera quanto nell’ideologia di Spike Lee è Malcom X, realizzato nel 1992 e candidato a due Premi Oscar. Escluso il regista che avrebbe dovuto dirigerlo e impostosi con la casa di produzione, l’artista riesce infatti a portare sullo schermo la storia di quel leader afroamericano che lo aveva incantato fin da ragazzo.

Con la stessa determinazione e gli stessi valori, Spike Lee si imbarcherà in una serie di progetti e collaborazioni che giustificano il ruolo che presto rivestirà. Il regista è stato infatti nominato Presidente della giuria del Festival di Cannes 2021. Non avendo potuto, a causa dell’emergenza sanitaria, presiedere all’edizione 2020, Spike Lee è pronto a rivestire il prestigioso ruolo per il prossimo autunno. In giugno verranno annunciati film e ospiti, e nel frattempo grande entusiasmo aleggia intorno ai preparativi di un Festival che potrà godere del carisma di questo meraviglioso Oscar alla carriera.

Spike Lee - Photo Credits: Cincecittà News
Spike Lee – Photo Credits: Cincecittà News

L’Oscar a Spike Lee nel 2016

Documentarista candidato all’Oscar con 4 Little Girls e sceneggiatore acclamato con Fa la cosa giusta e BlacKkKlansman, vincitore nel 2019 di una statuetta per la miglior sceneggiatura non originale, Spike Lee ha poi diretto i videoclip di cantanti come Michael Jackson, Prince e il nostro Eros Ramazzotti. Dietro alla macchina da presa per molti spot della Nike con protagonista l’amico Michael Jordan, la carriera decennale dell’artista è stata premiata una prima volta nel 2003 ai Premi César.

Spike Lee - Photo Credits: Rolling Stone
Spike Lee – Photo Credits: Rolling Stone

Il 2016 è invece finalmente l’anno dell’Academy. “Per lo straordinario contributo che ha dato al mondo dello spettacolo durante la sua carriera”, il regista riceve infatti l’Oscar onorario alla carriera. Con momenti di crisi come in ogni percorso che si rispetti, come quando la produzione di The Messenger fu annullata, o Clockers si rivelò un flop al botteghino, Spike Lee è oggi un’icona del cinema oltre a confermarsi una magnifica presenza all’interno di una comunità che ha sempre più bisogno di una voce che parli per lei.

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Manuela Famà