Run DMC, l’età d’oro dell’hip hop

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Di Redazione Metropolitan

Benvenuti al secondo appuntamento con la nostra rubrica Black Urban. Oggi conosceremo i Run DMC, trio del Queens che ha fatto la storia dell’hip hop. Sono loro il primo gruppo musicale hip hop ad aver vinto un disco d’oro, di platino e multiplatino. Sono inoltre i primi rapper ad avere avuto un proprio videoclip trasmesso su MTV, a essere stati nominati per i Grammy Awards e a essere comparsi sulla copertina di Rolling Stone. I Run DMC, artefici del sound che caratterizza ancora oggi molte produzioni rap, hanno avviato una rivoluzione non solo musicale, ma anche culturale.

Prima di raccontare la loro carriera, faremo una breve parentesi storica. Servirà a spiegare la differenza tra “rap vecchia scuola” e “rap nuova scuola”, fondamentale per introdurre i Run DMC. Essi, infatti, sono tra gli artisti che hanno segnato il passaggio dal primo al secondo stile. In seguito a questa premessa, conosceremo le origini e la storia del gruppo e i loro maggiori successi. Il percorso dei Run DMC è stato drammaticamente interrotto dal destino. Ma il trio ha rappresentato un periodo d’oro della musica hip hop, ed è entrato nella leggenda.

I Run-DMC (da sinistra a destra): Joseph Simmons (Run), Darryl McDaniels (DMC) e Jason Mizell (Jam Master Jay), 2000 - © Peter Kemp AP/REX/Shutterstock.com

I Run-DMC (da sinistra a destra): Joseph Simmons (Run), Darryl McDaniels (DMC) e Jason Mizell (Jam Master Jay), 2000 – © Peter Kemp AP/REX/Shutterstock.com

I Run DMC e la nascita della New School

Anche a un pubblico di non appassionati del genere, sarà capitato di sentir parlare di Old School e New School, in riferimento all’ambito rap/hip hop. La Old School, detta anche, in modo più esteso, Old School Rap o Old School Hip Hop, copre un periodo che va all’incirca dal 1979 al 1983. Con questa denominazione, si intende il primo periodo di sviluppo della musica hip hop, creata in quegli anni in America, prevalentemente a New York. La Old School è la prima musica hip hop registrata in commercio ed ha influenze disco e funk. In particolare, per questo primo stile, possiamo citare il brano Rapper’s Delight di Sugarhill Gang, del 1979. Esso introduce per la prima volta il rap su una base che campiona un pezzo disco, Good Times degli Chic.

La Old School è caratterizzata da tecnica di rapping semplice, ritmo moderato, tematiche spesso collegate alle feste e scarsa attenzione al testo. Nei primi anni ’80, le cose iniziano a cambiare e l’Old School cede il passo alla New School. Già con l’uscita di The Message di Grandmaster Flash & The Furious Five ft. Duke Bootee e Melle Mel nel 1982, la musica rap comincia ad avere un’identità basata su temi socialmente consapevoli. Come la forma precedente di hip hop, la New School arriva soprattutto dalla grande mela. È caratterizzata inizialmente dal suono minimalista della drum machine. Si distingue per le proteste, le provocazioni e il commento socio-politico. Spesso ha uno stile aggressivo e beat molto più duri rispetto a quelli della “vecchia scuola”. Gli artisti New School, iniziano a creare brani più corti e più facili da trasmettere alla radio. Tutte queste caratteristiche, sono proprie appunto dei Run DMC, che, insieme ad altri artisti quali LL Cool J o Ice Cube, hanno permesso al rap New School di entrare nel mainstream.


Run DMC, il primo singolo It’s Like Thay (1983)

Origini e debutto dei Run DMC

Concentriamoci adesso sui nostri protagonisti di oggi. Il nome Run DMC, deriva dall’unione dei soprannomi dei due fondatori del gruppo: il rapper e dj Joseph Simmons, in arte Run (per il suo modo rapido di manipolare i dischi) e il suo migliore amico Darryl McDaniels, le cui iniziali del nome sono DMC. A Simmons e McDaniels, si unisce poi il dj e produttore discografico Jason Mizell, conosciuto con il nome d’arte di Jam Master Jay. Tutti i membri del gruppo sono originari del Queens, quartiere medio borghese di New York di prevalenza afroamericana, che ha dato i natali a molti noti rapper. I tre, nati nella metà degli anni ’60, si avvicinano molto presto al mondo della musica. La formazione è completa nel 1982 e resterà tale sino al ritiro dalle scene del gruppo, nel 2002.

Il manager dei Run DMC è Russell Simmons, fratello di Run e co-fondatore della Def Jam, una delle case discografiche di maggior successo di proprietà dei neri. Dopo le prime esibizioni nei club di New York, il debutto di Joseph, Darryl e Jason avviene nel 1983. Il 10 Agosto di quest’anno esce, infatti, It’s Like That, il primo singolo del trio. Questo anticipa l’uscita del primo album nell’anno seguente, chiamato semplicemente “Run DMC”: è il primo disco hip hop a vincere il disco d’oro. Prodotto dall’etichetta indipendente Profile, questo singolo ottiene un successo clamoroso. Sul lato b di It’s Like That è incisa Sucker MC’s: entrambi i brani sono aggressivi e con rime ben articolate e dirette. Da molti, queste prime canzoni dei Run DMC sono considerate l’inizio dell’hardcore e il punto di partenza dell’hip hop di “nuova scuola”.

Run DMC, videoclip ufficiale di Rock Box, il primo videoclip di un brano hip hop in rotazione su MTV (1984)

I primi successi internazionali dei Run DMC

It’s Like That, brano che segna il debutto del trio del Queens e l’inizio della New School, è firmato da tutti e tre i membri del gruppo. Parla della vita nell’area in cui vivono i Run DMC e, nonostante protesti contro i problemi sociali e politici, la canzone ha un messaggio di speranza. Incoraggia gli ascoltatori ad abbandonare i pregiudizi e a credere in sé stessi. It’s Like That è un successo internazionale e torna ad essere una hit anche negli anni ’90, grazie a diversi remix. Il singolo successivo è Hard Times (1984) una cover del pezzo originariamente inciso da Kurtis Blow nel 1980. Segue Rock Box (1984), terzo singolo, che è uno dei pezzi più importanti per la storia dei Run DMC. Il video di questa canzone è il primo di un brano hip hop ad essere trasmesso su MTV.

Il video inizia con un’introduzione dell’attore comico Irwin Corey, che paragona ironicamente l’hip hop ad altra musica, finché i Run DMC arrivano in limousine e poi cominciano ad esibirsi. Parecchi anni dopo, i membri del gruppo sono stati unanimi nel ricordare che, all’epoca, la Profile Records era molto eccitata per il passaggio del videoclip sull’emittente, mentre nessuno dei tre aveva familiarità con la rete, anzi, non la conoscevano neppure. Rock Box, musicalmente, è più vicina al rock che al rap, con quel suo riff di chitarra, primo sintomo di rap rock che tornerà più tardi. Il gruppo non ha paura di sperimentare e “contaminarsi” con generi lontani del rap. I Run DMC faranno un’altra incursione nel rock, nel 1986, con la versione aggiornata della celeberrima Walk This Way degli Aerosmith. Il pezzo, ricco di assoli di chitarra elettrica e batteria, da vita alla rivoluzione rap metal.

Run DMC, My Adidas (1986)

L’apice del successo con King of Rock e Raising Hell e il seguente declino

La fama e il successo commerciale del gruppo prosegue anche con il secondo album in studio. Uscito nel 1985, s’intitola significativamente King of Rock e rende i Run DMC i rapper più popolari ed influenti degli Stati Uniti. Questo disco fonde rap e rock ed è il primo di questo genere musicale a vincere un disco di platino. Nello stesso anno, i Run DMC sono gli unici artisti hip hop ad esibirsi al Live Aid. Nel 1986 esce il terzo album, Raising Hell, che include la famosa collaborazione con gli Aerosmith. Anche la band di Steven Tyler, uscita da un periodo poco felice, beneficia dell’enorme successo della cover con il trio. Questo disco segna quella che è stata definita l'”età d’oro dell’hip hop”. Nel 1987 Raising Hell è il primo disco hip hop ad essere nominato ai Grammy Awards e nel 2004 viene inserito da Rolling Stone al 120° posto nella classifica dei 500 migliori album di sempre.

Questo periodo d’oro, conosce però anche un primo momento di crisi. Durante un concerto in California (parte del tour di Raising Hell) si verificano degli scontri violenti tra bande rivali: ci sono feriti e purtroppo anche un morto. La polizia afferma che a compiere il delitto è stato un uomo della sicurezza dei Run DMC, che però smentisce le accuse. Dopo questo fatto drammatico, la musica dei Run DMC comincia ad essere giudicata negativamente da chi sostiene che istighi alla violenza. Il declino prosegue sino al 1990, tra delusioni per le vendite più scarse dei due album successivi a Raising Hell e gravi problemi personali. Simmons viene accusato di stupro e McDaniels inizia a soffrire d’alcolismo. Entrambe le controversie si risolvono. I due si fanno battezzare convertendosi al Cristianesimo e si dichiarano pronti a tornare sulle scene.

Run DMC ft. Aerosmith, videoclip ufficiale di Walk This Way (1986)

La momentanea ripresa con Down With The King e la tragica fine dei Run DMC

L’attività dei Run DMC diminuisce in modo significativo nel corso degli anni ’90. In questo decennio escono solo due dischi: Back From Hell (1990) e Down With The King (1993). Se il primo è quasi un fallimento e ricorda un periodo buio (sin dal titolo, che si riferisce ai passati problemi di alcool e droga), il secondo segna una momentanea rinascita del trio. L’omonimo singolo Down With The King diventa disco d’oro. Nonostante la ripresa di vendita e credibilità, non si toccano le vette degli esordi e il trio si prende un’altra pausa. Nel 1996 Run diventa un uomo di chiesa e si unisce al gruppo religioso degli Zoe Ministries. Jam Master Jay continua a lavorare nel mondo della musica, ma da produttore. Nel 1997 i tre tornano a conoscere uno straordinario successo di vendite con l’uscita del remix in chiave house di It’s Like That, ad opera del dj Jason Nevins.

Nel 2001 esce Crown Royal, il settimo e ultimo album dei Run DMC, che arriva dopo molti rinvii e ottiene un moderato successo. Si prevede l’uscita di un successivo lavoro, nel 2003, per celebrare i vent’anni di carriera. Il progetto però non va mai in porto, a causa di un tragico avvenimento. Nel tardo pomeriggio del 30 Ottobre 2002, Jason Mizell resta ucciso da un colpo di pistola in uno studio di registrazione. Due uomini lo hanno sorpreso durante una pausa, entrando vestiti da Pony Express. Non è mai chiarita l’identità precisa degli assassini: pare siano stati dei malviventi con questioni in sospeso col dj, legate al traffico di cocaina. La perdita di uno dei membri dei Run DMC porta inevitabilmente al ritiro dalle scene del gruppo. A pochi giorni dall’accaduto e dopo l’uscita di un Greatest Hits, i restanti Run DMC annunciano ufficialmente lo scioglimento.

Run DMC, videoclip ufficiale di Down With The King (1993)

La rivoluzione culturale dell’hip hop passa anche dalle Adidas

Dopo la scomparsa di Jason, tutto il mondo dell’hip hop si mobilita per rendergli omaggio. Passati pochi anni, Run e DMC intraprendono carriere soliste. Ma i nomi dei tre componenti del gruppo resteranno per sempre idealmente uniti e saranno ricordati come i padri non solo della New School, bensì di una rivoluzione che va oltre i confini musicali. I Run DMC sono stati innovativi per il loro sound, più minimalista, potente e con un’immagine di strada rispetto alla Old School. Hanno influenzato le carriere di artisti emergenti nella seconda metà degli anni ’80, in particolare i Beastie Boys. Ma il trio del Queens è stato rivoluzionario anche nel modo di porsi e di vestirsi. Mentre le prime star del rap si vestivano di lustrini, in stile funk anni ’70, i Run DMC sfoggiavano cappelli a bombetta, catene al collo, giacche di pelle e scarpe sportive Adidas slacciate (indossate così per richiamare l’uso di far togliere i lacci ai carcerati, affinché questi non le usino come armi).

Avevano un’immagine decisamente casual e urban, sia in video che sul palco, che si è imposta presto sui giovani. I Run DMC sono stati quindi un fenomeno non solo musicale, ma anche culturale, riuscendo ad imporsi sulle abitudini delle nuove generazioni. Alle immancabili scarpe Adidas ai piedi, hanno dedicato persino una canzone, My Adidas (1986). La popolarità del noto marchio tedesco è cresciuta anche grazie a questo pezzo, che è quasi una “dichiarazione d’amore” verso il capo d’abbigliamento, che è entrato da allora nelle preferenze delle nuove generazioni. My Adidas, inoltre, segna il primo accordo di sponsorizzazione tra artisti hip hop e una grande società. Artisti davvero pionieristici, in tutti i sensi, i Run DMC. Sono stati promotori di tutto ciò che oggi è la norma o è di moda nel mondo del rap.

A cura di Valeria Salamone

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