Serie A: la Roma di Fonseca è da scudetto?

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Di Redazione Metropolitan

Caro pallone quanto ci sei mancato. La pausa estiva finalmente è finita e da qualche settimana sono ripartiti i massimi campionati nazionali del nostro Continente. Dalla Liga spagnola alla Ligue 1, passando per Premier League e Bundesliga. Fino ad arrivare, ovviamente, al torneo che più ci riguarda da vicino e che più interessa ai tifosi di tutta Italia: la Serie A. Sono troppo poche, ancora, le giornate disputate per poter capire con certezza quali squadre potranno lottare per i diversi obiettivi: salvezza, Europa League, Champions League e scudetto. Quello che è certo è che tutte le big si sono messe in testa di voler spodestare, dopo ben 9 anni di dominio assoluto, la Juventus dalla vetta della graduatoria, anche se la missione non sarà semplicissima, dato che i bianconeri sono favoriti anche secondo le piattaforme di scommesse sportive e vogliono scrivere un’altra pagina di storia con il decimo tricolore consecutivo. Inter, Milan, Napoli, Lazio, la sorprendente Atalanta e la Roma, però, non staranno a guardare. Tutt’altro.

A proposito di Roma, tutti i tifosi si stanno chiedendo se i giallorossi potranno o meno lottare per le posizioni di vertice, se non addirittura per lo scudetto. In estate, i capitolini hanno attraversato uno dei momenti più importanti della propria storia recente. Dopo 9 anni, infatti, si è chiusa l’era di James Pallotta e si è aperta quella di un altro americano. Dan Friedkin. Una nuova proprietà, dunque, alla quale potrebbe essere necessario del tempo per poter mettere in atto una gestione vincente. Ma il mercato condotto dal nuovo presidente, nonostante diverse difficoltà manageriali, come la mancanza di un Direttore Sportivo di ruolo, ha già fatto capire che la nuova Roma vuole provare subito ad imporsi tra le big d’Italia.

Ci sono state alcune cessioni dolorose, come quelle di Cengiz Under, volato al Leicester, o Justin Kluivert, aggregatosi al Lipsia. Ma anche operazioni finanziariamente positive, come la vendita di Patrik Schick al Bayer Leverkusen e Alessandro Florenzi al PSG, che hanno plusvalenze non indifferenti per le casse dei capitolini. Soldi che sono poi stati sfruttati al meglio per completare il mercato in entrata. Pochi colpi, ma tutti di grande sostanza, a puntellare una rosa che ha mantenuto il nucleo saldo della passata stagione.

Parliamo di Chris Smalling, arrivato dal Manchester United dopo un lungo ed estenuante tira e molla, per una cifra vicina ai 20 milioni di euro complessivi. Di Henrikh Mkhitaryan, che ha rescisso il proprio contratto con l’Arsenal legandosi gratuitamente alla Roma. A parametro zero è arrivato anche Pedro, svincolatosi dal Chelsea. Lo spagnolo porterà nella Capitale la mentalità vincente che lo ha sempre contraddistinto in carriera, durante la quale ha vinto qualsiasi cosa a livello di club e di Nazionale. Poi, sono stati presi due giovani di belle speranze. Uno è Marash Kumbulla, pagato circa 25 milioni dall’Hellas Verona. Il difensore centrale albanese è già nel giro dei titolari di Paulo Fonseca. L’altro è Borja Mayoral, in prestito biennale con diritto di riscatto dal Real Madrid, che darà fiato a Edin Dzeko.

Certo, specialmente sulle fasce, i giallorossi si ritrovano con poche alternative, cosa che potrebbe essere pagata a livello di rendimento a lungo andare. L’inizio di campionato, però, è incoraggiante, così come la classifica. I due pareggi contro Juventus e Milan, poi, hanno regalato una dose di fiducia e autostima rilevante alla Roma, che sicuramente rientrerà per la lotta per le prime quattro posizioni, magari con uno sguardo ancora più in alto.