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Settembre 8, 2024, domenica

Sabrina Impacciatore rivelazione choc: “Avevo 25 anni e il mio psicologo voleva portarmi a letto”

Sabrina Impacciatore in Italia ha lavorato moltissimo sia in tv che sul grande schermo, ma non era mai stata una diva: “Io mi sono sempre sentita protagonista, mai comprimaria. Quando vado alle feste di Hollywood una parte di me è incredula, un’altra parte mi dice che quello è il mio posto”. E questo suo successo ha creato delle invidie: “Ho avuto delle delusioni che mi hanno spezzato il cuore, colleghe che consideravo amiche mi hanno trafitto, ma ho avuto anche tanti messaggi belli da persone che non immaginavo, anche da gente di cinema, a cominciare da Claudia Gerini che per me è una sorella”.

A 16 anni il debutto in un teatro di Trastevere. Recitando le parti di sei diversi personaggi. Poi la tv con Gianni Boncompagni. In questo caso il racconto è un classico: l’attrice accompagna un’amica a fare un provino: «Mi fece cantare “Il cielo in una stanza”. Ero a cinque metri da Gianni, mi fermò e disse, oddio mi hai sputato in un occhio. Voleva provocarmi. Gli risposi angosciata, dandogli del lei, mi scusi tanto. Voleva studiare la mia reazione. Ma tutto cominciò quando in un’intervista con Roberto D’Agostino parodiai una canzone di Boncompagni cambiando le parole. Mi prendevo in giro sul mio naso. Gianni disse, ma tu allora sai scrivere canzoni». Impacciatore dice che il naso grosso per lei è sempre stato un problema: «La gobba mi spuntò a 12 anni. Non ho mai smesso di piangere fino ai 18, quando in una notte ebbi un incubo. Mi toglievano le bende dopo l’operazione chirurgica e urlavo: chi sei tu? Non mi riconoscevo più. Da lì ho cominciato a prendermi in giro sui miei difetti, il naso, l’altezza. Mamma mi diceva che Bridget Jones l’avevo inventata io».

Sabrina Impacciatore: “Avevo 25 anni, ero infantile, ingenua, non lo denunciai

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“Non sono mai stata la bellona, ma da ragazzina, in modo inspiegabile, ero quella che rimorchiava di più. Ero corteggiata, desiderata” e se anche l’idea di sistemarsi le è balenata nella mente, alla fine non l’ha fatto perché sarebbe stata “ossessionata dall’educare i figli. Sono così”, ammette. E parlando d’amore e famiglia confessa di aver avuto un ammiratore molto famoso: Gérard Depardieu. Impacciatore doveva girare Concorrenza sleale con Sergio Castellitto e Depardieu: “Ero agitata, non dormivo la notte, prendevo il Lexotan. Depardieu mi disse nel suo italiano francesizzato ‘Perché prendi la pillùla, tu la sera prima di dormire accarezzati le cosce e pensa a me’. In realtà andò oltre. Si prese una cotta per me, Scola cercò di proteggermi. Mi sentivo come una bistecca davanti a un rottweiler. Ero in soggezione, oggi vorrei essere mangiata da lui”.

Alla domanda se sia facile o meno “stare con lei” Sabrina risponde con un aneddoto sconvolgente: “Non si è mai lamentato nessuno. Un mio psicologo, molto rinomato, si innamorò di me. Un trauma. Mi disse, dandomi del lei, ‘Ringrazi che ci sono le sedie sennò l’avrei sbattuta per terra’; aggiunse che Boncompagni per me rappresentava il padre e per risolvere il problema edipico dovevo andare a letto con lui. Lui era una figura autorevole, avevo 25 anni, ero infantile, ingenua, insomma non lo denunciai”.

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