I Sacramento Kings sono volati ad Orlando per sperare ancora in un posto ai playoff, una missione non impossibile. Ma la sensazione è tutt’altro che positiva, i Kings sembrano non avere un progetto e un posto tra le magnifiche 8 dopo 14 anni potrebbe non bastare a risollevare le sorti della franchigia.
Alla caccia della Post-season
Al termine della scorsa stagione in California si respirava ottimismo. E non solo per lo stellare mercato delle due losangeline ma anche per la straordinaria stagione di Sacramento. La squadra di Jorger era andata a un passo (si fa per dire) dai playoff e soprattutto giocava un bel basket. Quasi inspiegabilmente Jorger viene licenziato e al suo posto subentra Luke Walton, in uscita dai Lakers dopo il fallimento. La scelta non viene ben accolta dai tifosi che dopo parecchio tempo iniziavano a intravedere un bagliore in lontananza. La stagione 2019-20 è andata ben al di sotto delle aspettative e nonostante i Kings siano nella bolla hanno un record ben al di sotto del 50%. La post-season non sembra un miraggio ma Buddy Hield e compagni non sono di certo i favoriti..
L’infortunio di Marvin Bagley
Il sophmore su cui i Kings hanno scommesso parecchio al draft del 2019 (preferendolo a Doncic e Trae) non giocherà nella bolla a causa di una distorsione al piede rimediata in allenamento. Il lungo ex Duke ha giocato solamente 13 partite quest’anno proprio a causa di diversi problemi fisici. Bagley non è stato l’unico ad infortunarsi nella bolla: anche Fox ha subito una lieve distorsione ma è già tornato in campo. La squadra ora è quasi al completo dopo i rientri di Fox, appunto, Barnes e Holmes, anche e mancano ancora Len e Parker. Insomma se il buongiorno si vede dal mattino a Orlando non si prospetta una gita indimenticabile per i Kings, ma nello sport non si può mai sapere.
Lorenzo Mundi
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