Salvatore Di Somma, da bandiera dell’Avellino al futuro in biancoverde

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Di Redazione Metropolitan

Salvatore Di Somma, il cui compleanno è stato poco più di una settimana fa, è stato certamente una delle più grandi bandiere dell’Avellino di tutti tempi. Tra fascia di capitano e Serie A, oggi il classe 1948 fa il direttore sportivo dei biancoverdi di Eziolino Capuano. Ma cosa c’è nel suo futuro? Un prolungamento con gli irpini o un’altra soluzione, magari con un’altra società?

Salvatore Di Somma, una bandiera biancoverde

Salvatore Di Somma giocò nell’Avellino dal 1977 al 1984, arrivando in maglia biancoverde a 29 anni ma conquistando in fretta il cuore dei tifosi irpini fino a diventare il loro capitano. Di Somma non cambiò molte squadre in carriera: cominciò alla Juve Stabia, squadra della città in cui era nato nel 1948, passando poi nel 1968 al Lecce in Serie C. Anche qui si mise in mostra, indossando la maglia giallorossa per 7 stagioni. In Puglia realizzò 222 presenze (sesto calciatore con più presenze in giallorosso) marcando 4 reti.

Dal 1975 al 1977 gioca per il Pescara realizzando 2 reti. Dal 1977, come dicevamo, approda all’Avellino. I biancoverdi, all’epoca, giocavano in Serie B e alla fine della stagione 1977/1978 realizzarono la promozione dalla B alla A. Da quel momento in poi, Di Somma e l’Avellino sono rimasti nella massima serie fino al ritiro dello stabiese nel 1984. L’Avellino, dopo Di Somma, resterà in realtà in Serie A per altre 3 stagioni raggiungendo l’8° posto nel 1987 (miglior piazzamento di sempre). Con loro, il giocatore registrerà 183 presenze (anche qui sarà il sesto calciatore con più presenze con i lupi) nella massima serie mettendo a segno 5 goal.

Di Somma, tra presente e futuro

L’Avellino ha tutto sommato avuto un buon campionato, considerando tutte le difficoltà vissute nella prima parte di stagione. Se la squadra si è ripresa, il merito è anche di Di Somma, che ha costruito una macchina ben funzionante con poco budget e poco tempo. Nonostante il campionato fermo, l’Avellino pensa a come organizzarsi in vista della nuova stagione (dato che ormai una ripresa è molto lontana) e l’affidare ancora la dirigenza sportiva all’ex bandiera dei lupi sembra la scelta più sensata.

Come vociferato negli ultimi giorni, e come riportato da irpiniatimes.it nella giornata di domenica, le probabilità che Salvatore Di Somma e Ezio Capuano rimangano nello staff dell’Avellino sono alte. L’attuale Direttore Sportivo era entrato in carica il 25 luglio 2019, subentrando a Carlo Musa. Aveva però poi annunciato le sue dimissioni dalla carica il 23 dicembre 2019, pochi giorni dopo l’arrivo della nuova dirigenza. Nel febbraio 2020 è però di nuovo subentrato in carica. Qualche giorno fa ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino sull’emergenza Covid-19 (“tornare in campo sarà molto, molto complicato“) e sul suo futuro:

“Non so quale sarà il mio futuro e se resterò ad Avellino. Ho un ottimo rapporto con D’Agostino: ogni giorno mi sento al telefono con lui […]. Il confronto è sincero: credo parleremo di persona a breve, per definire se continuare o meno insieme. […] ne sarei fiero, orgoglioso ed onorato. L’Avellino resta in cima alla lista delle mie priorità: rimanere vorrebbe dire che il mio sogno continua, se dovessi andare via mi dispiacerebbe ma […] amici come prima”.

Insomma, per l’Avellino riconfermare Di Somma sarebbe forse la cosa migliore. Ha esperienza e ha dimostrato ovunque, biancoverdi compresi, di avere eccellenti capacità nel suo ruolo da Direttore Sportivo. Con il campionato, come detto, che ormai rischia seriamente di non riprendere, iniziare a preparare la nuova stagione fin da subito è certamente la cosa migliore.

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