A pensarci oggi può sembrare incredibile, ma Sam Snead (uomo dei record) nel 1962 vince un torneo ufficiale del LPGA Tour: il circuito femminile. Il 7 febbraio a Palm Beach, in Florida, conquista il The Royal Poinciana Invitational chiudendo con un -5 totale, arrivando davanti alla 27enne Mickey Wright, golfista statunitense primeggiante in 82 tornei sul LPGA Tour. Qualcuno potrebbe storcere il naso, pensando ad una fisiologica disparità di genere, ma non è così. Il torneo infatti si disputa su 18 buche par 3 e quindi non è la potenza ad essere decisiva, bensì la precisione.
Sam Snead trionfa al secondo tentativo
A riprova di quanto detto sopra, Snead vince questo torneo al secondo tentativo. Nel 1961 il field è composto da 24 giocatori tra uomini e donne, sia dilettanti che professionisti. Si gioca sulla distanza di 54 buche ed a trionfare è Louise Suggs, una delle fondatrici della LPGA, che supera di un colpo il pro locale Dub Pagan. Sam Snead, invece, arriva addirittura terzo.
Nel 1962 il field si compone di 14 giocatrici alle quali si aggiunge Sam Snead, unico rappresentante maschile (il torneo, nato appunto con il concetto di parità di genere, non riscuote molto successo e l’anno seguente viene cancellato). Si gioca sempre sulle 72 buche ed il golf di Snead è pressoché perfetto. A fine gara dichiara di aver provato una “pressione doppia“, sentendosi quasi in obbligo di vincere come unico rappresentante del genere maschile. Snead però non minimizza affatto la sua vittoria a discapito di 14 donne, anzi. Come lui stesso afferma, diverse giocatrici secondo lui sarebbero “davvero competitive” anche sul PGA Tour.
Sam Snead rimane l’unico ad aver vinto sul LPGA Tour, ma qualcosa sta cambiando
Dalla vittoria di Snead fino al 2019, uomini e donne giocavano insieme solo in tornei non ufficiali e manifestazioni di beneficenza. Qualcosa, però, sta cambiando. Difatti nel 2019 lo Scandinavian Masters ha cambiato nome per diventare ufficialmente “Scandinavian Mixed”: il field è composto da 78 giocatori e 78 giocatrici. Promotori di questa formula così “progressista” sono Henrik Stenson e Annika Sorenstam (vincitrice di 10 Major). Il torneo ha tutti i crismi dell’ufficialità: oltre ad un montepremi di 1,5 milioni di euro, assegna punti in ogni classifica possibile: World Ranking di entrambi i Tour, Race to Dubai, Ryder Cup per il Team Europa e per l’Ordine di Merito del Ladies European Tour. Purtroppo nel 2020 gli organizzatori hanno cancellato il torneo a causa del Covid-19. Quest’anno è in calendario per giugno, con la speranza che la pandemia permetta il regolare svolgimento di questo evento.
David Mario Arciero
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Crediti immagine di copertina