San Patrizio 2.0, tra origini e tradizioni fino al 2020

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Di Redazione Metropolitan

Oggi, 17 marzo, si festeggia St. Patrick’s Day, ovvero la festa di San Patrizio. Questa festa, nata in Irlanda, da anni non si festeggia più esclusivamente sull’isola ma è una tradizione che viaggia in giro per il mondo, portando allegria e un po’ di verde a chiunque decida di celebrarla.

Origini e tradizioni di San Patrizio

La festa di St. Patrick ha origini cristiane. Si celebra il 17 marzo per commemorare la morte del patrono dell’Irlanda, il vescovo Patrizio, che portò per primo il cristianesimo in Irlanda.

La storia di San Patrizio è particolare: nato nel 385, a 16 anni viene rapito da pirati irlandesi e poi viene venduto come schiavo al re dell’Irlanda del Nord. Durante questo periodo si convertì al cristianesimo, ma apprese anche lingua e tradizioni delle popolazioni celtiche locali. Dopo anni, Patrizio riesce a scappare e si reca in Francia dove viene consacrato vescovo e dove Papa Celestino I gli affida un compito, quello di tornare in Irlanda ed evangelizzarla. Si pensa che il motivo dell’origine della croce celtica nacque dall’unione di una croce cristiana con il simbolo celtico del sole, visto il tentativo di mescolare inizialmente cristianesimo e tradizioni celtiche. Patrizio morì il 17 marzo del 461.

San Patrizio – photo by google immagini

Sono famosi in tutto il mondo i simboli che caratterizzano questa festività: il trifoglio e il colore verde. Il verde è il colore tipico dell’Irlanda, isola che vanta infinite distese di praterie e pascoli che occupano la maggior parte del territorio. Perché proprio il trifoglio, però? Si pensa che San Patrizio abbia spiegato il mistero della santissima Trinità agli irlandesi proprio utilizzando questa pianta a tre foglie, da qui l’importanza e il popolare simbolo del trifoglio.

Tradizioni

Essendo una festa così antica e piena di storia, le tradizioni che si sono create sono tantissime. Una delle più significative è quella di travestirsi da leprechaun (a volte reso in italiano con leprecauno), diventata ormai la mascotte della festa di San Patrizio. Il leprechaun, una figura tipica della mitologia irlandese, è uno gnomo che nasconde le pentole piene d’oro alla base degli arcobaleni. La tradizione vuole che se riesci a catturarne uno, questo dovrà esaudire tre desideri per liberarsi. Ad oggi, durante San Patrizio, chi vuole festeggiare a dovere si deve procurare un costume con calze bianche, abito e cappello a cilindro verdi e una sobria barba rossa. Per i meno temerari, basterà indossare semplicemente qualcosa di verde, come magliette, calzini, smalto.

Ma, a mio avviso, la vera tradizione è quella che si porta a tavola. Durante la festa di San Patrizio una cosa non può mancare mai, la birra. In particolare la birra verde, ottenuta aggiungendo il liquore di Curaçao. Il 17 marzo scorrono fiumi di birra nei pub, a casa per chi festeggia in famiglia, ma soprattutto durante le parate, come quella di Dublino che è in assoluto il festival più significativo (la festa si svolge nell’arco di una settimana).

Birra verde della tradizione irlandese – photo by google immagini

Un’altra tradizione importantissima della cucina irlandese è il Guinness Stew, lo spezzatino stufato nella birra più famosa d’Irlanda accompagnato dal colcannon, una purea di patate con verza per accompagnare lo stufato.

San Patrizio 2.0 nel 2020

Bar e pub, quest’anno, sono stati chiusi anche in Irlanda come misura di contenimento del contagio da Coronavirus. Anche le messe si sono celebrate online e il governo ha invitato i cittadini a non organizzare feste private nelle abitazioni per festeggiare San Patrizio.

Lo spirito di questa festa, però, è così radicato e granitico che nonostante abbiano chiuso tutti i locali e abbiano annullato eventi e festeggiamenti a causa dell’emergenza del virus, gli irlandesi si sono organizzati per una parata virtuale, ognuno a casa propria. Facebook, Instagram e Twitter verranno invasi da video e foto con gli hashtag #StPatricksDayTogether e #virtualparade2020.