Scadenze fiscali, ecco come cambiano con l’emergenza Coronavirus

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Di Redazione Metropolitan

I cambiamenti riguardano i versamenti previsti per i comuni delle zone rosse. Per quanto riguarda gli acconti Imu ci saranno delle modifiche minime. Ecco quali sono e come cambiano le scadenze fiscali per l’emergenza Coronavirus.

L’emergenza Coronavirus modifica le scadenze fiscali, posticipati i versamenti previsti per i comuni

Le scadenze fiscali vengono modificate per l’emergenza del Coronavirus, ma non tutte. Il Sole 24 ore ci aggiorna in merito alle modifiche delle scadenze dei contribuenti col fisco. Il versamento dell’Iva del 16 Marzo resta invariato, con possibilità di rateizzazioni con maggiorazioni o di rinvio. Insieme all’Iva resta la scadenza del 16 Marzo del modello F24.

Non tutte le scadenze verranno modificate. Tra le scadenze modificate troviamo, grazie ad un Decreto del Ministero dell’Economia, la sospensione di versamenti ed adempimenti tributari nei comuni coinvolti dal 21 Febbraio al 31 Marzo. Pagamenti che dovranno essere saldati entro la fine di Aprile.

Il Decreto Legge per l’emergenza del Coronavirus ha stabilito la sospensione di versamenti delle cartelle, avvisi esecutivi e della retta della pace fiscale (Ter e saldo e stralcio). I versamenti saranno sospesi fino al 30 Aprile e dovranno essere saldati a Giugno. Il Decreto sospende anche i versamenti di contributi, ritenute alla fonte e di premi assicurativi dal 2 Marzo al 30 Aprile. Provvedimento che riguarda i Tour Operator, le Agenzie di viaggio e le imprese turistico-ricettive.

Le scadenze confermate riguardano quattro tasse: Irpef, Ires, Iva ed Imu. Gli interi versamenti degli acconti costituiranno circa 1/3 delle entrate complessive. Sempre il Sole 24 ore, basandosi sull’entrate mensili, calcola le entrate tributarie su base mensile esaminando i dati del 2019. L’ Irpef arriva a 49,6 miliardi, L’Ires arriva a 20,3 miliardi, l’Iva ammonterà a 47 miliardi, infine l’Imu a 10,1 miliardi da versare entro il 16 Giugno.

Da aggiungere alle sopracitate troviamo anche il saldo e stralcio e la rottamazione Ter, che non ammettono il salto del pagamento, in quanto si decadrebbe dalla definizione agevolata. Il 31 Marzo vedrà la scadenza della seconda rata del saldo e stralcio. Il 1 Giugno riguarderà la liquidazione della quarta rata della rottamazione Ter.

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