Scandalo tangenti, Qatar: sequestrati 750mila euro a Kaili e 17mila a Panzeri

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Di Serena Pala

“Sono infuriata e dispiaciuta. La democrazia europea è sotto attacco” – queste le parole con cui la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha aperto la Plenaria a Strasburgo, a seguito dei preoccupanti sviluppi in merito allo scandalo tangenti in Qatar, che è giunto fino alla Commissione.

Qatargate, lo scandalo coinvolge anche la Commissione: i nuovi sviluppi

Le severe parole di Roberta Metsola lasciano intendere che l’inchiesta sulle tangenti in Qatar potrebbe fare da apripista ad una profonda riforma nella trasparenza degli atti e nei rapporti con le lobby degli eurodeputati – come si legge su Ansa.

La seduta parlamentare si è aperta proprio nel momento in cui dalla Procura belga arrivavano nuovi aggiornamenti, infatti nel pomeriggio di lunedì sono state effettuate nuove perquisizioni nell’Eurocamera a Bruxelles, al quindicesimo piano dell’edificio.

Lo scandalo sembrerebbe coinvolgere anche la Commissione Europea, in particolare il vicepresidente Margaritis Schinas ed il suo viaggio nei Paesi del Golfo tra il 18 e il 21 novembre. In quella occasione, Schinas sottolineava i progressi sulle riforme fatti da Doha e, in un ristorante di Abu Dhabi, incontrava proprio la vicepresidente Eva Kaili.

Per di più, il nome di Schinas è stato fatto anche in Aula a Strasburgo e una parte degli eurodeputati ha chiesto maggiori chiarimenti, ma l’entourage del commissario greco sostiene saldamente che:

La missione era ufficiale, in occasione dei Mondiali. I contatti con i funzionari del Qatar sono stati pubblicati e twittati e le affermazioni di Schinas rispecchiano esattamente le relazioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro“.

Fonte: ANSA

Sottolineando poi che l’incontro con Kaili fu “improvvisato e non pianificato“.

Mercoledì invece, per le quattro persone già agli arrestiEva Kaili, Antonio Panzeri, Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca – avrà luogo la prima udienza.

La presidente Ursula von der Leyen parla di una “questione molto grave e estremamente preoccupante” e sostiene: “Stiamo controllando ogni dettaglio sul registro della trasparenza, abbiamo regole molto chiare per tutti i commissari“.

La comunità europea di Bruxelles è sconvolta dall’accaduto e la leader di Più Europa, Emma Bonino, si è dimessa dal board della Ong Fight Impunity, fondata dallo stesso Panzeri.

Come precisa poi l’eurodeputato Dem Andrea Cozzolino, all’ufficio di Francesco Giorgi – assistente parlamentare dell’eurodeputato del Pd, attualmente agli arresti – sono stati messi i sigilli, nella serata di ieri, nella sede dell’Eurocamera a Strasburgo. Nessun sigillo invece alla stanza dell’eurodeputato Pd a Strasburgo, si apprende ancora da Cozzolino.

Scandalo tangenti, sequestrati 750mila euro a Kaili

A casa della vicepresidente Eva Kaili sono stati trovati 150mila euro, mentre altri 600mila erano nella valigia che portava suo padre mentre lasciava frettolosamente un albergo del quartiere europeo di Bruxelles.

Un totale di 750mila euro (in tagli da venti e cinquanta euro) che l’autorità anti-riciclaggio greca ha deciso di congelare vista la gravità delle accuse. Inoltre, martedì mattina la conferenza dei presidenti a Strasburgo attiverà l’articolo 21, tramite cui la Kaili perderà la carica

Nel frattempo, sul Qatargate ci sarà una risoluzione, che sarà votata in Plenaria giovedì, mentre il dibattito è previsto martedì

La proposta legislativa sulla liberalizzazione dei visti verrà rinviata in Commissione. “Dobbiamo prima rivedere le regole del Pe”, – come ha affermato Erik Marquardt – relatore del testo in commissione Libe, proprio dove si sarebbe mossa con disinvoltura Kaili, presenziando al voto sul testo pur non essendo membro della commissione. 

L’eurodeputata Abir Al-Sahlani, ha raccontato ai media di essere stata stata contattata da Kaili con il pretesto di parlare dell’Iran e – come sostenuto ancora da Metsola – “Non metteremo la polvere sotto il tappeto. Avvieremo un’indagine interna“.

Prosegue poi – “Avvieremo un processo di riforma per verificare chi ha accesso alle nostre sedi, come vengono finanziate le Ong, quali legami hanno con Paesi terzi, chiederemo maggiore trasparenza“.

La corruzione non è di destra o di sinistra non utilizzate questa minaccia in questo modo gretto” sostiene ancora Metsola, scatenando le voci dell’aula. Tuttavia il Qatargate è un duro colpo per i Socialisti e per il già debole asse con il Ppe alla base della maggioranza Ursula.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che “Il Parlamento Europeo è vittima dei comportamenti di queste persone“.

Serena Pala

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