Lo schianto dell’aereo a Milano ha aperto due indagini da parte della Procura di Milano e dell’Ansv che stanno cercando di ricostruire le cause dell’incidente. Fra le ipotesi lo stallo del motore e una manovra errata del pilota.

Schianto dell’aereo a Milano: uno stallo al motore la probabile causa dell’incidente

Dopo lo schianto dell’aereo Pilatus PC-12 avvenuto a Milano domenica alle 13.09, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta per comprendere quali sono le cause del tragico evento. Parteciperanno all’operazione anche investigatori della Romania, della Svizzera e del Canada, i Paesi di immatricolazione dell’aereo caduto e della costruzione del velivolo e del motore. La notizia arriva da Today.it. La Procura di Milano sta indagando invece per disastro aereo

Nello schianto hanno perso la vita la famiglia Petrescu: l’imprenditore Dan, che stava pilotando l’aereo, con a fianco la moglie copilota Regina Dorothea Petrescu Balzat, il figlio Dan Stefan Petrescu e il compagno, avvocato del Quebec Julien Brossard. Vittime dello schianto sono stati anche gli amici con cui i Petrescu erano arrivati il 30 settembre a Milano per festeggiare il battesimo di Raphael Nascimbene, morto nell’incidente assieme ai genitori Filippo e Claire Stephanie Caroline Alexandrescou e la nonna Miruna Anca Wanda Lozinschi.

Come riporta Today.it, sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza del parking Atm vicino alla fermata della metropolitana e alcuni video di passanti e vicini che hanno assistito all’impatto del velivolo sull’edificio. È stata trovata intatta la scatola nera a una decina di metri dall’edificio che ha preso fuoco. Grazie a questo elemento sarà possibile ricostruire gli ultimi secondi di volo del Pilatus Pc-12. Sequestrate anche le conversazioni radio con la torre di controllo di Linate.

Le anomalie dei cinque minuti di volo precedenti all’incidente

Molti sono ancora i dubbi da risolvere per comprendere cosa sia effettivamente accaduto in quei cinque minuti di volo fra Milano Linate e lo schianto dell’aereo. Secondo quanto appreso finora, c’è stata una precoce virata verso sud-ovest, una piccola deviazione dal piano di volo, forse per il maltempo. Il motivo però non è ancora chiaro. Non si è ancora in grado di capire se Petrescu, che stava pilotando l’aereo, abbia chiesto un “vettore”, cioè una manovra complicata che prevedeva il rientro in pista dell’aereo privato a Linate. Il mayday non c’è mai stato. In caso di motore in fiamme o altri problemi tecnici la prima cosa che un pilota, anche non esperto, fa è assicurarsi la pista libera per il rientro, ma non è accaduto. È in dubbio quindi l’ipotesi di un guasto al velivolo per molte testate giornalistiche che trattano oggi la notizia.

Secondo quanto riportato da Today.it, l’aereo è decollato alle 13.04 e avrebbe dovuto raggiungere la quota di 5mila piedi dopo tre minuti. Il velivolo volava invece a quota più bassa, ovvero tra i 3mila 500 e i 4mila piedi. Come è emerso poi dai tracciati del Centro di controllo radar del Forlanini, che si occupa del traffico nei cieli del Nord-Ovest Italia, l’aereo ha continuato a virare verso destra in modo anomalo. Di solito gli aerei che si dirigono verso la Sardegna all’inizio procedono verso Nord, poi virano a destra per un tratto e infine si dirigono verso Sud. In questo caso invece il velivolo ha continuato a virare verso destra troppo a lungo. La sala rader si era accorta dell’anomalia e aveva contattato il Pilatus. Petrescu ha risposto alla chiamata dicendo che stava effettuando una piccola deviazione e successivamente ha chiesto spazio e coordinate per rientrare in aeroporto. Le dinamiche degli ultimi due minuti di volo che hanno provocato l’incidente saranno più chiare una volta che verranno visionati tutti i contenuti video e le conversazioni radio con la torre di controllo di Linate.

Motore in stallo e manovra errata del pilota le ipotesi dello schianto

Alcuni testimoni che avevano assistito allo schianto dell’aereo sull’edificio avevano raccontato di aver visto il motore del velivolo in fiamme. Sulla base delle camere di sorveglianza presenti nell’area, uno dei tecnici Enac ha invece ipotizzato che si sia trattato piuttosto di uno stallo del motore, di un blocco. Questo spiegherebbe perché si veda nel filmato il velivolo precipitare ad altissima quota con il muso a 90 gradi e disintegrarsi sull’edificio.

Secondo quanto riportato da Today.it, i pochi dati a disposizione in questo momento fanno pensare che sia più verosimile che il motore sia andato in stallo probabilmente per una manovra errata del pilota. L’aereo era arrivato a Milano giovedì dalla Romania. Nello scalo meneghino non risultano interventi di manutenzionerifornimento di cherosene. Le indagini della Procura di Milano e dell’Ansv però continuano e nei prossimi giorni riusciranno a ricostruire con più certezza le vere cause dell’incidente.