C’è una nuova moda, abbastanza inaspettata. Si tratta dell’abbigliamento da operaio, il cosiddetto workwear. Che non è più relegato all’ambito lavorativo, ma ha ispirato e continua a ispirare anche l’alta moda. Gilet, pantaloni cargo con tasche, tessuti tecnici influenzano e continueranno a influenzare la moda di tutti i giorni. E moltissimi appassionati non si limitano ai grandi brand di moda o al fast fashion, ma stanno cominciando a servirsi di questi particolari capi nei negozi specializzati, che si stanno già trasformando in vere e proprie boutique.

Come abbinare il workwear alla vita di tutti i giorni

Storicamente, i tessuti nati come tecnici sono entrati nella nostra quotidianità. Questo è accaduto con il denim, che da materiale per divise di fabbrica è diventato uno dei capi più utilizzati al mondo. Soprattutto, alcune comodità degli indumenti da lavoro ha conquistato anche i brand più eleganti. Infatti, già da qualche tempo maxi tasche e tagli over sono parte del quotidiano. E il primo a esserne influenzato è sicuramente lo street wear. Che ha ripreso, soprattutto quest’ultimo anno, la moda dei primi anni 2000 con la vita bassa e lo stile Y2k.

Esiste una statistica poi che afferma che ormai l’acquisto di abbigliamento tecnico non si limita alla sua occasione d’uso, anzi. Tantissimi consumatori utilizzano, per esempio, scarpe da trekking o pantaloni tecnici anche in città: sia per il piacere della comodità, sia per gusto personale. È quanto emerso da un’indagine condotta su oltre 300 punti vendita da Dfl Gruppo Lamura, che ha presentato i risultati in occasione del SIFERR (una fiera svoltasi alla Mostra d’Oltremare di Napoli). Che afferma che l’acquisto di abbigliamento tecnico coinvolge il 28% dei consumatori lavoratori del settore che prediligono la comunità. Mentre il restante 70% lo acquista per gusto personale. Infine, un 15% è dedicato alle donne, dedite a questa tipologia di acquisti.

Marianna Soru

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