“Sei ancora qui- I still see you”: deludente!

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Di Redazione Metropolitan

Sei ancora qui
Una delle iconiche copertine della pellicola-photo credits: web

Sei ancora qui-I still seeyou” è un fantasy thriller movie con protagonista l’attrice Bella Thorne, Richard Hermon e Dermot Mulroney. “Sei ancora qui” è stato diretto nel 2018 da Scott Speer. Si tratta di una trasposizione cinematografica dal best-seller “Break my Hearth 1.000 times” scritto da Daniel Waters.

Sei ancora qui
La scena della colazione con il padre redivivo – photo credits: web

“Sei ancora qui”- trama

Tutte le mattine Ronnie (Bella Thorne), si sveglia con un pesante macigno sullo stomaco e un sogno che le ricorda un grande dolore. Il suo papà è morto durante l’esplosione di una fabbrica scientifica. L’esplosione ha provocato la distruzione della barriera che divide il mondo terreno da quello dei morti. Ronnie è un adolescente in depressione, è arrabbiata o piuttosto amareggiata da un futuro che stenta a vedere in modo propositivo.

Sei ancora qui
Un fotogramma iniziale della pellicola di Scott Speer-photo credits: web

Ogni giorno è rivive poi una scena in particolare, quella del padre seduto in soggiorno che legge il suo quotidiano mentre sorseggia del caffè e le sorride. La scena in verità è frutto di uno strano fenomeno scientifico. L’esplosione dell’edificio ha causato infatti una via di comunicazione costante tra i vivi e quelli che vengono chiamati “redivivi”. Si tratta di persone morte che compaiono ogni giorno in determinate ore rivivendo sempre la stessa situazione prima della loro scomparsa.

Una scena del film “Sei ancora qui” con Bella Thorne-photo credits: web

L’arrivo nella scuola di un compagno piuttosto taciturno e schivo, le lezione del professor August Bittner, portano Ronnie ad avvicinarsi a Kirk Lane che come lei, si pone molte domande sui redivivi. Come se ciò non bastasse, un bel giorno, mentre la ragazza è solita fare la doccia, uno strano ragazzo le compare nel bagno e le intima di scappare. E’ un redivivo? si e si chiama Brian, ma Ronnie e Kirk non sanno chi sia, quindi è arrivato il momento di organizzare delle indagini personali. La verità porterà entrambi ad una nuova fase delle loro vite e a maggiori risposte sul fenomeno.

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Bella Thorne nei panni dell’adolescente Ronnie-photo credits: web

Critica

“Sei ancora qui” è un fantasy thriller con sfumature romantiche che porta a casa il suo lavoro, rasentando la sufficienza. Sarebbe stato interessante sviluppare a riguardo, una serie teen drama che sicuramente avrebbe permesso alla storia di Waters di sviluppare con maggiori dettagli e ricchezza dei caratteri, la trama. La storia di I still see you del resto potrebbe avere potenzialità, ma la pellicola rende inesorabilmente il tutto troppo infantile, a cominciare dalla caratterizzazione dei personaggi e i suoi dialoghi.

“Sei ancora qui” è un pellicola adatta ad un pubblico young adult. Bene la prima parte della storia, in cui la voce fuori campo di Ronnie immerge lo spettatore rievocando le atmosfere del libro. Progressivamente la storia diretta da Scott Speer mostra sfortunatamente, buchi di sceneggiatura. Il professor Bittner è un personaggio poco approfondito, come del resto anche quello di Kirk Lane.

Sei ancora qui
Il professor Bittner interpretato da Dermot Mulroney-photo credits: web

Manca una narrazione che descriva i personaggi nelle loro vite precedenti. Viene a mancare anche una contestualizzazione degli esperimenti scientifici che devastano la città. La narrazione tradizionale, in un tipo di pellicole fantasy, non funziona, Speer avrebbe dovuto focalizzare la sua attenzione sul tempo e gli antefatti. La trama ha moltissimi punti di svolta per un genere letterario e filmico che non conosce limiti. Bella Thorne è un attrice inoltre adatta e aderente al ruolo che le è stato dato.

Trailer ufficiale

Peccato, “Sei ancora qui” rischia di essere l’ennesima pellicola che nel genere delude aspettative da parte del pubblico, basti pensare anche a film come “Beautiful Creatures-La sedicesima Luna“, “Dark Hall” e “Look Away-Lo sguardo del male“. Quando la potenzialità di una storia non viene esplorata, il risultato è scarso. Peccato davvero.

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Silvia Pompi