Sentenza Corte: patrocinio gratuito alle vittime di violenza

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Di Giorgia Bonamoneta

La Corte Costituzionale, in data 11 gennaio 2021, ha sentenziato l’automatica ammissione al patrocinio gratuito (quindi a spese dello Stato) delle persone vittime di violenza, a prescindere dalla loro condizione economica.

Sentenza storica

A sollevare la questione è stato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli nel 2019. Si domandava se il patrocinio a titolo gratuito fosse relativo a tutti i reati di violenza, compresi stalking, violenza domestica e violenza su minori. La risposta è arrivata l’11 gennaio 2021, con una sentenza storica. Nella prima sentenza del 2021 si legge: “Non appare né irragionevole né lesiva del principio di parità di trattamento, considerata la vulnerabilità delle vittime oltre che le esigenze di garantire al massimo il venire alla luce di tali reati”.

Una scelta, quella del neo presidente della corte costituzionale Giancarlo Coraggio, che vuole offrire un sostegno concreto alla persona vittima di una violenza di tale natura. Le parole di Coraggio: “Vogliamo approntare un sistema più efficace per sostenere le vittime, agevolandone il coinvolgimento nell’emersione e nell’accertamento delle condotte penalmente rilevanti“.

Bisogno etico

La sentenza vuole essere una risposta etica, più che pratica. In che senso? A differenza della difesa d’ufficio, che attua il principio dell’inviolabilità del diritto di difesa, il patrocinio a speso dello Stato è a uso dei soggetti con un reddito non superiore a 10.766,33 euro. La sentenza dell’11 gennaio 2021 elimina il tetto massimo del reddito per avere il patrocinio gratuito e permette a tutte le vittime di essere rappresentate a spese dello Stato. Viene così presa in considerazione la vulnerabilità delle vittime di reati di violenza sessuale, con l’intento di far emergere reati e aumentare il numero di denunce. Sicuramente è una sentenza politica, con un chiaro messaggio rivolto alle donne che hanno paura di denunciare, anche per le spese legali.

L’urgenza dei numeri

Abbiamo già parlato dei numeri della violenza in questo articolo e di come durante il lockdown la situazione sia diventata critica e instabile per molte donne.
Nel 2009 e poi nel 2013 il preambolo del decreto-legge ricordava l’urgenza di introdurre misure per assicurare maggiore tutela davanti all’allarmante crescita degli episodi di violenza sessuale e altri fenomeno di violenza. Da quest’anno la volontà di approntare un sistema più efficace di sostegno alla vittime è diventata realtà e in una situazione economica precaria, il patrocinio gratuito è un’ancora di salvezza per le vittime.

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Articolo di Giorgia Bonamoneta.