Serie A, ottava giornata: il Milan nel segno di Higuain. Lazio di misura contro la Fiorentina. Bene la Samp. È crisi per l’Atalanta.

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Di Redazione Metropolitan

Dopo le vittorie di Juventus, Roma, Cagliari e Parma negli anticipi, l’ottava giornata della Serie A continua con le partite delle 15: nella capitale la Lazio ha affrontato una Fiorentina in salute, mentre il Milan ha cercato conferme fra le mura amiche contro un Chievo in difficoltà. Match duro tra Atalanta e Sampdoria allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia. Il resoconto delle partite delle 15.

Lazio – Fiorentina 

Ciro Immobile (Lazio) esulta per il gol contro la Fiorentina. (Fonte: Ansa)

Nella Lazio, dopo la sconfitta nel derby e quella in Europa League contro il Francoforte, sorpresa Caicedo come partner di Immobile nel duo offensivo nella formazione titolare. Ancora una volta panchina per Luis Alberto. Confermati centrocampo e difesa titolari per Inzaghi. Per Pioli, invece, stesso undici che ha regolato 2 a 0 l’Atalanta tra le polemiche (forse la vittoria meno convincente dei viola finora). Tridente giovane e in forma per una Fiorentina piuttosto in salute, anche se ancora deve trovare i suoi primi tre punti lontano dal Franchi. La partita inizia con buon piglio. Bel primo tempo: ritmo alto ma poche occasioni da rete concrete. È la Fiorentina ad essere andata con più insistenza in zona offensiva nella parte iniziale del match, in particolare con Benassi servito da un erroraccio di Wallace. Ma la Lazio ha reagito prontamente e al 37′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è stato il solito Ciro Immobile a trovarsi nel posto giusto al momento giusto, battendo Lafont con l’esterno destro per il gol dell’1 a 0. La Fiorentina ha attaccato durante tutta la ripresa di gioco, senza creare occasioni clamorose. La migliore nei minuti finali è per Simeone con un destro dalla distanza. Ma la partita è rimasta dura e a ritmo alto fino al 94′, quando l’arbitro Orsato ha fischiato tre volte decretando la vittoria dei biancocelesti. La Lazio aggancia temporaneamente il Napoli in seconda posizione a quota 15 e ritrova la vittoria dopo una duplice sconfitta bruciante tra Serie A ed Europa League. La Fiorentina rimane ferma a 13 nonostante una buona prova all’Olimpico di Roma.

Atalanta – Sampdoria

Tonelli (Sampdoria) esulta per il gol vittoria contro l’Atalanta (fonte: Ansa)

Due stati d’animo completamente opposti tra Atalanta e Sampdoria. I nerazzurri, ancora in crisi dopo l’uscita dall’Europa League, non trovano la vittoria in Serie A dalla prima giornata contro il Frosinone. Con solo un punto sopra la zona retrocessione, la squadra di Gasperini è in grossa difficoltà. Per cercare di uscire dalla crisi il tecnico ex Genoa ha scelto Zapata (grande ex di questa sfida) in coppia con Papu Gomez in attacco. Un tandem offensivo rimasto a secco in quattro delle ultime cinque giornate di Serie A e che diventeranno cinque su sei alla fine dei 90 minuti. I blucerchiati, invece, hanno perso solo una partita nelle ultime sei prima di questa sfida, e Giampaolo ha scelto nuovamente una formazione offensiva: Caprari dietro a Quagliarella e Defrel. Nel primo tempo è chiaro quello che sarà l’andamento dell’intero match: l’Atalanta fa la partita e la Samp attende il momento giusto per imbucare i suoi davanti. La migliore occasione nei primi 45′ ce l’ha avuta Zapata, che con un colpo di testa su azione di calcio d’angolo ha centrato l’incrocio dei pali. Anche Gomez ha scheggiato l’incrocio con un bel destro da posizione defilata. Nel secondo tempo l’Atalanta ha provato a mettere in campo tutte le sue armi, facendo entrare anche Barrow e Ilicic, ma non è riuscito a impensierire seriamente Audero. La Sampdoria, invece, ha continuato con il suo tema tattico: aspettare e ripartire in modo intelligente e senza esasperarsi. Da una di queste ripartenze i liguri hanno guadagnato un corner sul quale Tonelli ha beffato Gollini con un bel colpo di testa, portando in vantaggio i suoi. L’Atalanta non è più riuscita a portarsi in avanti con pericolosità e la Sampdoria è riuscita a portare a casa tre punti che valgono il quarto posto in classifica, assieme alla Roma, a quota 14, confermandosi la miglior difesa della Serie A. Mentre per l’Atalanta è crisi nera: oltre a non riuscire più a guadagnare punti in classifica, ritrovandosi molto vicina alla zona retrocessione, non riesce nemmeno più a segnare e a trovare il proprio ritmo partita.

Milan – Chievo

Confermato il blocco dei titolari nel Milan: Donnarumma in porta, Abate e Rodriguez sugli esterni, Musacchio-Zapata al centro della difesa (assenti gli indisponibili Romagnoli e Caldara) e centrocampo e attacco titolari, con un Pipita Higuain al centro dell’attacco particolarmente ispirato in questo periodo (quattro gol nelle ultime quattro uscite dei rossoneri). Il Chievo, anche se ancora con il segno negativo in classifica, ha già messo in difficoltà diverse grandi della Serie A (Roma e Juventus in particolare). Per provare lo sgambetto anche a San Siro, D’Anna ha schierato Birsa come trequartista dietro la coppia Stepinski-Pellissier. Ancora assente Giaccherini, l’uomo con più estro dei clivensi. Il Milan del primo tempo è un Milan convinto e che è partito subito con le idee chiare. Non a caso la coppia SusoHiguain confezionano un 1/2 che hanno portato sul doppio vantaggio la squadra di Gattuso. Due assist per lo spagnolo e due reti per l’argentino, che hanno sfruttato una difesa troppo larga e alcuni errori plateali della retroguardia dei veronesi. Il Chievo ha tentato la reazione alla fine del primo tempo andando molto vicino alla rete del 2 a 1 con un bel sinistro di Birsa sul quale Donnarumma non avrebbe potuto far nulla. Nel secondo tempo il Milan ha chiuso il match dopo pochi minuti con un sinistro potente (anche se chiaramente deviato) di Bonaventura, che con Gattuso sulla panchina ha ritrovato smalto (lo dimostrano i tre gol in sette partite in campionato). Poco dopo un brutto errore difensivo dei rossoneri regala il gol a Sergio Pellissier, che a 39 anni trova il gol numero 109 in Serie A. Il Milan, in controllo dall’inizio alla fine, ha mostrato tutte la sue qualità arrivando a 12 punti con una partita ancora da recuperare in campionato. Gattuso sembra star trovando la quadratura del cerchio. Mentre il Chievo rimane con questa sconfitta a meno 1 in classifica.

Luca Matteuzzi