Sid Haig: quella carriera riportata in vita da uno Zombie

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Di Chiara Cozzi

La carriera di Sid Haig, attore caratterista in voga negli anni settanta, potrebbe essere paragonata a quella di Bela Lugosi. Entrambi, infatti, sull’imbrunire del successo, sono stati salvati e nuovamente fatti conoscere al grande pubblico da due registi molto particolari e affascinati dall’horror: Rob Zombie ed Ed Wood.

Forse non è un caso che l’attore nato a Fresno, in California, il 14 luglio 1939 abbia creato un sodalizio di successo con il regista e musicista heavy metal che lo ha, a tutti gli effetti, fatto rinascere e, soprattutto, diventare indimenticabile per il cinema horror. Così come Ed Wood fece con Lugosi, restituendogli l’immortalità della celluloide ancora una volta. Ci sono tanti elementi in comune in queste due storie, ed è bello pensare che sia un ciclo che si ripete periodicamente.

È stato proprio Rob Zombie, dopo aver visto Sid Haig nel ruolo del giudice in Jackie Brown di Quentin Tarantino, a volerlo a tutti i costi nel suo primo film: La casa dei 1000 corpi, diventato un cult del genere horror.
E di certo non gli offrì un ruolo marginale, bensì lo consacrò a figura chiave nell’immaginario orrorifico facendogli interpretare lo psicopatico Capitano Spaulding, capostipite della disfunzionale famiglia Firefly.

Tutti amano il Capitano e così ritorna sullo schermo, non solo nel sequel La casa del diavolo, ma anche con un piccolo ruolo in Halloween – The Beginning e in Le streghe di Salem. Rob Zombie non si dimentica di lui, e lo accompagna alla fine della sua carriera e della sua vita: nel 2019 interpreta per l’ultima volta il Capitano Spaulding in 3 from Hell, dove dà tutto se stesso, nonostante già provato da una malattia che pochi mesi dopo lo porta via.

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Immagine di copertina: leganerd.com

CHIARA COZZI