Simona Marchini, chi è l’ex e primo marito Roberto Paolopoli: “Una relazione tossica”

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Di Redazione Metropolitan

Simona Marchini è stata sposata due volte. Il suo primo marito è stato il barone Roberto Paolopoli, un suo amico d’infanzia, dal quale ha avuto la sua unica figlia Roberta. Poi nel 1970 è convolata a nozze con Franco Cordova, ai tempi capitano della Roma L’unione tra Simona e Franco è durata fino al 1980, quando una profonda crisi li ha separati. E’ stato proprio in quel periodo che la donna ha colto un’importante occasione per debuttare nel mondo dello spettacolo. In una vecchia intervista a Vieni da me, lo show di Caterina Balivo, in una sua ospitata nell’ottobre 2019, ha raccontato che il dolore più grande che ha provato “è aver perso 4 bambini: è stato terribile. Il lavoro mi ha salvata: ha tirato fuori la mia parte sognatrice e fantasiosa”, le sue parole.

«Era un uomo molto intelligente e molto colto, ma anche molto manipolatore. Mi diceva che ero fragile ed emotivamente disturbata», ha spiegato Simona Marchini, che ha concluso così sulla relazione con Paolopoli: «Mi diceva che ero malata di nervi, è stata un’esperienza molto dolorosa, una relazione tossica».

Roberto Paolopoli, il primo marito di Simona Marchini

Il barone Roberto Paolopoli è stato il primo marito di Simona Marchini. I due erano amici di infanzia. “Mi sposai una prima volta, ma non funzionò. Avevo ventuno anni. Dopo tre di matrimonio e con una figlia, mi separai. Uscii da quella storia con le ossa rotte”, ha raccontato la Marchini a Repubblica. Dal primo matrimonio, infatti, è nata la figlia Roberta, che nel 2000 l’ha resa nonna di Gabriele, nato dal matrimonio con il psicologo americano Brent. Per riprendersi dalla fine del primo matrimonio Simona Marchini andò da un’analista junghiana, Hélène Erba Tissot. Dopo un paio di anni conobbe il critico Giacomo Debenedetti e cominciarono a frequentarsi: “Il rito era andare a trovarlo nella sede della Mondadori. Lui scendeva dall’ufficio di via Sicilia, passeggiavamo fino a via Veneto. Ci sedevamo a un bar. Io bevevo un tè e lui una vodka”.

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