Sindrome della morte in culla: cosa è

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Di Redazione Metropolitan

Avere un figlio o una figlia, oltre una grande responsabilità, è una gioia immensa. Ma come accade per tutte le cose umane, può significare anche dolore, in caso di decesso. Specie se la perdita del proprio erede avviene senza apparenti spiegazioni nei primissimi mesi di vita. Si chiama SIDS, sindrome da morte improvvisa del neonato, ed è il termine medico con quale viene indicato il decesso improvviso e inaspettato di un lattante apparentemente sano. Più comunemente è chiamato morte in culla, dato che molte volte avviene proprio durante le ore in cui il neonato dorme.

Attenzione al sonno del neonato

In Italia la SIDS colpisce lo 0,5% dei neonati, causando circa 250 decessi ogni anno di bambini in prevalenza tra il primo e il sesto mese di vita. La scienza non ha ancora saputo dare una risposta su quali siano i fattori scatenanti di questa sindrome. Esistono però una serie di comportamenti da adottare che, statistiche alla mano, riducono la possibilità di questo tragico evento.

Il primo e più importante riguarda la fase del sonno del neonato, cioè quando la SIDS colpisce facendo passare il piccolo dal sonno direttamente alla morte. Evitate di far dormire il neonato in posizione prona, cioè a pancia in giù, preferendo quella supina: a pancia in su. Lui dorme lo stesso e voi abbattete significativamente la possibilità di SIDS. Evitate anche materassi e cuscini troppo morbidi, che gli facciano assumere posizioni potenzialmente pericolose durante il sonno.

L’allattamento al seno è da preferire rispetto a quello artificiale: studi scientifici hanno dimostrato che questa pratica naturale non solo rende il neonato più sano, ma diminuisce anche le possibilità di morte per SIDS. Utilizzate il ciuccio durante il sonno: ciò aiuterà il neonato.

Non esponete il piccolo al fumo passivo: l’esposizione della madre, durante i mesi della gravidanza, al fumo passivo, triplica le possibilità di decesso per SIDS del neonato; e può anche solo raddoppiarle nel caso di esposizione nei primi mesi di vita. E’ una buona occasione per smettere di fumare! Anche se ci sembra una cosa intima, non facciamo dormire i bambini piccoli nel lettone: le statistiche affermano che i neonati possono venire soffocati durante il sonno dal corpo di uno dei genitori.

Rivolgiti a uno specialista

Anche se la scienza non fornisce ancora tutte le risposte, l’approccio migliore per evitare di mettere in pericolo il neonato coi nostri comportamenti, anche se dettati da amore, è rivolgersi a uno specialista. Un pediatra di fiducia che segua la crescita del bambino e che conosca il suo piccolo paziente. Oggi ci sono specialisti che hanno grande esperienza, come primari di neonatologia di grandi ospedali che esercitano anche la libera professione, ai quali ci si può rivolgere per avere quell’esperienza e quella capacità di affrontare i problemi con la dovuta attenzione.

Un ultimo aspetto riguarda poi i vaccini: ricerche condotte da esperti americani ed europei avrebbero escluso qualsiasi correlazione tra vaccinazione e un eventuale aumento delle possibilità per il neonato di morire a causa di SIDS.