Siria: è attacco chimico a Duma?

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Di Redazione Metropolitan

Siria: la strage di Duma è oppure no un attacco chimico? Di chi è la colpa? Si discute della responsabilità o meno del governo siriano per l’attacco alla cittadina siriana, ultima roccaforte di miliziani anti-regime. Intanto il bilancio sale a circa 100 morti, tra cui bambini e donne.

Siria, immagini di Duma sotto attacco forse chimico
Siria, immagini di Duma credits: Il Sole 24 ORE

Le ultime notizie che arrivano dalla Siria ci parlano di un altro attacco, stavolta a Duma. La cittadina, ultima roccaforte dei miliziani anti-regime, era sicuramente un avamposto scomodo per il regime siriano. Un regime che però nega che si tratti di un loro attacco chimico, come invece sostengono i soccorritori delle ong. E come sembrerebbe dai sintomi delle vittime, riportati dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). Si parla di numerose persone con segni di soffocamento e difficoltà respiratorie.

Il generale Yuri Yevtushenko ha respinto le accuse. Nella sua versione, non ci sarebbe stato alcun uso di armi chimiche da parte del regime siriano a Duma. E anzi “alcuni Paesi occidentali” starebbero cercando di impedire la ripresa di un’operazione contro l’Isis a Duma e “a tal fine stanno usano il solito argomento preferito dell’uso di armi chimiche da parte delle forze siriane”.

Secondo Yevtushenko la Russia sarebbe pronta ad “inviare specialisti in protezione da radiazioni chimiche e biologiche a Duma dopo la sua liberazione dai combattenti, per raccogliere dati che confermerebbero la natura artificiale di queste accuse”.

Dunque attacco chimico oppure no? Una strage provocata dal regime siriano oppure no?
Mentre continua il botta e risposta tra ong e regime, il primo bilancio si aggiorna. E i morti salgono a più di 100. Una situazione aggravata dalle condizioni di salute già critiche della popolazione. E una sola certezza: tutto questo deve finire.

Siria: le parole del Papa

A proposito della Siria e dell’ultima strage, quella di Duma, interviene anche il Papa. Che chiede con forza la fine degli stermini e delle armi chimiche in Siria.

Non c’è una guerra buona e una guerra cattiva e niente può giustificare l’uso di tali strumenti di sterminio contro persone e popolazioni inermi. Preghiamo perché i responsabili politici e militari scelgano un’altra via: quella del negoziato, la sola che può portare una pace che non sia quella della morte e della distruzione”

Come non condividere le sue parole? E come non essere preoccupati dall’atteggiamento aggressivo di Donald Trump? Il presidente Usa, come al solito, va all’attacco via twitter: “Il presidente Putin, la Russia e l’Iran sono responsabili per il sostegno all’animale Assad. Grande prezzo da pagare”.

Federica Macchia