Smaltimento Eternit: una questione ancora in fase di soluzione

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Di Alessia Spensierato

Eternit è il nome commerciale di un materiale, che nel tempo però è stato sostituito a quello del prodotto stesso. Si tratta nei fatti di un composto di cemento e di materiale rinforzante, utilizzato per produrre materiali di copertura o per la coibentazione di pareti e tubature. Questo materiale è stato utilizzato per vari decenni, vista la sua praticità e leggerezza. Nel corso degli anni ’60 si è scoperto che l’amianto potesse essere cancerogeno, nonostante questo l’Eternit, che contiene amianto, è stato prodotto e utilizzato in varie parti d’Europa fino al 1986. Oggi questo materiale è ancora presente in varie strutture edilizie in Italia; il suo smaltimento è una questione seria, che necessita di una certa attenzione.

Perché esistono ancora manufatti in amianto
Visto che a partire dal 1986 la produzione dell’Eternit, e il suo utilizzo, è stata vietata, viene naturale chiedersi perché nel 2020 siano presenti in Italia delle strutture con amianto al loro interno. La motivazione è abbastanza semplice: il fibrocemento con amianto è stato utilizzato per varie decine di anni, in quanto economico, pratico, utile e facile da usare. Per altro molte strutture sono nascoste, si pensi alle coperture di isolamento dei tetti o alle coibentazioni per le tubature. Rimuovere questi manufatti porta spesso ad avviare importanti opere di ristrutturazione. Inoltre lo smaltimento eternit Roma e nelle altre città italiane deve essere effettuato da aziende in grado di gestire questo materiale nel modo corretto.

Come si rimuove l’eternit
L’eternit in forma compatta e non rovinata non libera in modo profuso amianto nell’ambiente. Questo soprattutto se si tratta di una struttura in fibrocemento ricoperta da muratura o da altre coperture. Permane però il rischio che, in seguito alle intemperie o ad altre problematiche, l’amianto sia liberano nell’ambiente circostante alla struttura. Per rimuovere un pannello in eternit in perfetto stato di conservazione è comunque necessario fare in modo che non si rompa, evitando così di rilasciare fibre di amianto all’intorno. Le aziende che si occupano di questo tipo di attività non solo sono in grado di spostare un manufatto contenente amianto evitando di rilasciare particelle del materiale nell’ambiente, ma anche di conferire il manufatto alla discarica attrezzata per il suo smaltimento in modo corretto.

Quanto costa smaltire l’amianto
Nel momento in cui un soggetto decide di rimuovere una copertura in eternit deve quindi rivolgersi a un’azienda specializzata. Questa non solo richiederà il costo per lo smaltimento, ma anche un compenso per lo spostamento del materiale dalla sede in cui è stato posato. Il prezzo di tale operazione dipende da una serie di fattori: le dimensioni della lastra di fibrocemento; la collocazione della lastra, che può essere più o meno complessa da raggiungere; lo stato dell’eternit, che può essere ancora integro, frammentato o molto fragile, tanto da frantumarsi al solo tocco. Il materiale deve non solo essere rimosso, ma anche trasportato e smaltito con tutte le cautele necessarie. Inoltre è necessario istituite apposita pratica, come da legislazione in merito. Per questo motivo spesso il costo dello smaltimento di piccoli manufatti in eternit può essere più elevato, in proporzione, rispetto a quello sostenuto per ampie lastre.