Boom di biglietti, sold out per treni e aerei dal 4 maggio

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Di Redazione Metropolitan

Lunedì 4 maggio, come ampiamente annunciato, scatterà la fase 2, quella di convivenza con il Coronavirus.

Si registrerà molto probabilmente un nuovo esodo da Nord a Sud, con moltissime persone che rientreranno a Napoli da Milano e dalla Lombardia, soprattutto con treni e aerei, come successe il 10 marzo? Il nuovo DPCM in effetti non lascia ampi spazi di manovra e la sensazione è che la fase 2 altro non sia che una fase 1 più leggera. Difatti, l’unica differenza sta nel fatto di potersi recare, da un comune all’altro di residenza, a far visita ai parenti. Un’altra concessione da parte del governo sta però facendo storcere il naso, ovvero quella di potersi spostare da una regione all’altra per motivi di lavoro, di salute oppure, come si legge nel decreto, “è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza“.

Come riporta “Il Mattino”, sono già pieni tutti i treni da lunedi 4 maggio, per cui Trenitalia ha raddoppiato i viaggi delle Frecce. I posti ancora liberi sono pochissimi, anche perché, per rispettare le norme anti-covid, i convogli potranno essere occupati soltanto per la metà dei posti normalmente disponibili. Niente da fare per quanto riguarda invece la compagnia ferroviaria Italo, che ha sospeso le corse da Napoli verso le regioni del Nord all’inizio dell’emergenza sanitaria e fino a data da destinarsi. Ci sono pochissimi posti disponibili anche per aerei e autobus. Inoltre, chi non è ancora riuscito ad acquistare un biglietto sarà pronto a tornare noleggiando un auto.

Anche la compagnia aerea “Alitalia“, l’unica che esegue la tratta Milano-Napoli, ha fatto sapere che attualmente i biglietti a disposizione per quel percorso sono esauriti.

Il distanziamento sociale sarà garantito nell’acquisto a scacchiera dei biglietti: i sistemi di prenotazione sono stati tarati affinché ogni viaggiatore sia seduto a debita distanza dall’altro, e non sarà assolutamente consentito cambiare posto. C’è dunque il rischio di una nuova ondata di casi di Coronavirus, proprio come accadde nei primi giorni di marzo, quando, appena saputa la notizia della chiusura della Lombardia, moltissime persone tornarono immediatamente in Campania.