“Spiaggia a Trouville”, dipinto da Claude Monet nel 1870. Cofondatore dell’Impressionismo, Monet è stato un pioniere della pittura francese. Ciò che caratterizza il suo stile sono le diverse condizioni di luce e l’atmosfera sempre diversa di ogni scenario. Per la Rubrica Arte di oggi ci occuperemo di uno dei capolavori del maestro francese, non il più celebre dei suoi lavori ma sicuramente uno dei più particolari.

Claude Monet realizza “Spiaggia a Trouville nell’estate del 1870, insieme ad altri dipinti sullo stesso tema: probabilmente si trattava di studi per un’opera più grande che l’artista intendeva presentare al Salon. La scena ha luogo sulla spiaggia di Trouville, appunto. Cittadina costiera della Normandia dove il pittore si era trasferito proprio quell’anno assieme alla moglie Camille e al figlio Jean, nato tre anni prima.

“Spiaggia a Trouville”, due donne si rilassano al mare

Spiaggia a Trouville, Monet, 1870
Spiaggia a Trouville, Monet, 1870

L’opera nasce agli albori dell’impressionismo, che sorgerà “ufficialmente” quattro anni più tardi. Quella che Monet propone, in particolare, è un’istantanea di un momento di relax al mare, con le due donne che non vengono identificate in modo dettagliato. La luce del sole filtra per qualche secondo dalle nuvole per posarsi sulla sedia, sull’ombrello e sui vestiti, con il vento che agita la bandiera sulla riva.

Si tratta di una composizione piuttosto atipica, con le figure ritratte da distanza ravvicinata, e questo potrebbe indicare che il dipinto nacque come bozzetto per una composizione più ampia. Cromaticamente, il dipinto è caratterizzato da un forte contrasto fra le vesti bianche in piena luce e i volti in ombra.

La donna vestita in bianco sulla sinistra potrebbe essere proprio Camille, sua moglie, mentre l’altra, vestita in nero e ritratta mentre legge, è stata identificata in Marianne Boudin, moglie di Eugène Boudin, primo maestro importante di Monet. Si tratta di un’opera realizzata, almeno in parte, en plein air, ovvero all’aria aperta, direttamente sulla spiaggia. Questo è certo per il fatto che sulla superficie del dipinto sono stati trovati granelli di sabbia, sollevati dal vento e mescolati ai colori, assieme ai quali si sono poi seccati.

Il dipinto si trova oggi alla National Gallery di Londra, che lo ha acquisito nel 1924.

Monet, forte personalità e amore incondizionato per l’arte e la natura

Claude Monet, Autoritratto, 1886
Claude Monet, Autoritratto, 1886

Il pittore francese Claude Monet (Parigi, 1840 Giverny, 1926) è considerato il padre dell’impressionismo. Il nome stesso di questa corrente artistica è infatti legato ad una sua opera: “Impressione. Sole nascente, dipinto nel 1872. Forse conosciuto a tutti per essere il pittore delle “Ninfee”, Monet è in realtà tanto altro.

Claude Monet, Impressione, levar del sole, 1872
Claude Monet, Impressione, levar del sole, 1872

Ancora giovanissimo incontra Eugène Boudin, artista già affermato, che con insegna al giovane Claude le basi per dipingere la natura e gli trasmise l’amore per la pittura en plein air. Nel 1862 Monet entra così a far parte dell’accademia di Charles Gleyre.

Monet aveva una personalità molto forte e per questo gli stavano strette le rigide regole della pittura tradizionale. Così insieme ad un gruppo di amici artisti, lascia l’atelier per andare a dipingere all’aria aperta. La prima mostra viene allestita nello studio parigino del fotografo Nadar. È il 1874 e Monet ha solo 24 anni. La mostra fu un fallimento ma Monet non si arrese e continua a dipingere.

Claude Monet, Ninfee, 1890-1899
Claude Monet, Ninfee, 1890-1899

Finalmente nel 1889, alla sua arte viene concesso lo spazio che merita con una mostra personale alla galleria Petit di Parigi. Con questa mostra Monet ottiene finalmente il meritato successo e la critica lo annovera tra i più importanti artisti francesi dell’epoca. La scelta di dipingere soprattutto delle serie deriva dalla filosofia che anima la pittura di Monet. Ritrarre la natura così com’è, sempre in mutamento. Per questo riprendere sempre lo stesso soggetto significa riprodurre lo stesso dipinto così come luce, vento e ombre restituiscono agli occhi dell’artista un soggetto che in questo modo diventa sempre nuovo.

“Seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente.”

Ilaria Festa

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