Stasera in tv “30 giorni di buio”: vampiri al circolo polare artico

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Di Redazione Metropolitan

Barrow, Alaska. La città più a nord degli stati uniti. Qui, una volta l’anno, c’è una notte che dura quattro settimane e qui, in un luogo che ha le premesse perfette per qualsiasi film horror, “30 giorni di buio” porta un’orda di vampiri a terrorizzare una cittadina.

Il film è un adattamento dell’omonima graphic novel creata da Steve Niles e Ben Templesmith. A portarla sul grande schermo è il regista David Slade con un soggetto a firma di Steve Niles, Stuart Beattie e Brian Nelson.

La trasposizione cinematografica ha debuttato negli USA poco prima dell’Halloween 2007, arrivando nelle sale internazionali nel febbraio successivo. Stasera Italia2 lo trasmette in una calda serata di maggio alle 21.15.

Trailer italiano di “30 giorni di buio” (2007)

“30 giorni di buio”: horror vampiresco tra sangue e neve

La trama copre temporalmente i “30 giorni di buio” della notte polare che la popolazione del luogo conosce fin troppo bene. L’elemento di mistero s’inserisce sin da subito attraverso il personaggio dello “straniero” che comincia ad operare una serie di ingiustificati sabotaggi: mette fuori uso i telefoni, manomette un elicottero ed uccide i cani da slitta.

Lo sceriffo Eben Oleson (Josh Hartnett) riesce a portarlo nella stazione di polizia locale e da dietro le sbarre lo straniero fa appena in tempo a pronunciare l’ammonizione “stanno arrivando“, che la cittadina va in blackout.

Quando Eben, giunto alla centrale elettrica per risolvere il problema si trova davanti una testa mozzata, cerca insieme all’ex moglie Stella (Melissa George) di mettere in guardia i propri compaesani. Ma è troppo tardi: un gruppo di vampiri sta invadendo la città e dando inizio ad un massacro.

THIRTY DAYS OF NIGHT, (aka “30 DAYS OF NIGHT), Andrew Stehlin, 2007. ©Columbia Pictures/courtesy Everett Collection

Un horror tendente allo splatter

Il film gioca molto, complice la provenienza dalla graphic novel, con il contrasto tra il bianco e nero, dovuti alla notte prolungata su un paesaggio dominato dalla neve, e il rosso vivo del sangue.

Sono presenti molte scene particolarmente crude e sanguinolente che tradiscono un gusto tendente allo splatter. Tra teste tagliate con l’accetta e sangue che scorre a fiumi lungo collinette di candida neve, “30 giorni di buio” è un film con un ritrmo veloce, con una trama non complessa e dialoghi non troppo curati. Consigliato agli amanti del genere per passare una serata in compagnia di un film senza pretese.

Debora Troiani

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