Cinema

Stasera in tv “Una storia vera”: un trattore può attraversare il mondo

Non è un uomo d’affari che parte con la sua automobile da una città americana, per arrivare in serata dall’altro capo della contea. Vecchio e scassato, ormai incapace di velocità superiore ai 5 miglia all’ora, un vecchio tosaerba, sarà il cavallo alato protagonista di questa storia. Incredibile favola, che conserva l’autenticità di un ‘contu anticu’. Come strappata dalle pagine della notte dei tempi, narra, in realtà, fatti accaduti. Stasera in tv “Una storia vera“, un film di David Lynch, (articolo di Metropolitan sul regista https://metropolitanmagazine.it/tra-paure-e-misteri-buon-compleanno-david-lynch/). Ambientato nell’estate del 1994, a pochi passi dagli anni 2000. Quando l’arrivo della modernità, e con se la novità del decennio, sembrerà spazzare via racconti come questo. Antiquati, sopravvissuti, anneriti di fuliggine, come il serbatoio di quel trattore; quattro ruote rugginose al suo valoroso condottiero.

Alvin (Richard Farnsworth), ha 73 anni e vive insieme alla figlia Rose (Sissy Spacek), in un piccolo centro agricolo in uno stato degli Stati Uniti. In una lenta quotidianità, dove la monotonia non stanca, però, chi ha il gusto di trovare l’avventura nella normalità. Non ha la patente, ma non avrà esitazioni quando, una telefonata annuncia che Lyle (Harry Dean Stanton), il fratello che Alvin non vede da diversi anni, è stato colpito da un infarto. Mari e monti si possono attraversare, e, la testarda tenacia dei sentimenti, avrà lo stesso roboante rumore del trattore, con cui si preparerà a percorrere oltre 300 miglia per raggiungerlo.

“Una storia vera”, Trailer in lingua originale – Video YouTube

Un trattore con le ali, in tv

Sembra sia l’amore, la forza misteriosa, trainante, che rende possibile l’irreale. Che mette le ali. Succede sempre al cinema. I mezzi più insoliti, apparentemente strani e inadatti, si sono prestati alla fantasia, rendendo uniche certe scene. Come la motocicletta di Benigni, un pezzo di ferro vecchio, stracarico di farmaci penzolanti, nel film “La tigre e la neve“. E poi, il cammello, alla velocità di un passo d’uomo, utilizzato nello stesso, appena le due ruote si fermeranno. Come, quando, guidavamo il “Ciao”, il più antiquato mezzo della Piaggio, finiva la benzina e non restavano che i pedali.

“Spero di non arrivare tardi”. Perché nessuno conosce la tua vita meglio di un fratello. Queste le parole di Alvin. Stasera in tv “Una storia vera“, e lo dice il titolo stesso, la finzione cede il passo alla realtà, e da questa si fa superare. Mentre il film, procede con una lentezza pari a quella del tosaerba. I suoni stessi saranno tutti impregnati di cigolii meccanici, di ingranaggi sopravvissuti a chilometri. La narrazione si apre con questi rumori di rottami e li amalgama alle note di armoniche a bocca, quelle suonate nel vecchio west. Potrebbe essere anche una trama dal risvolto comico, seguendo con lo sguardo quel cofano affumicato e il suo pilota curvo che lo troneggia. Ma emerge quella malinconia da cowboy, pur sempre fascinosa; quel passo flemmatico e indolente, da pistolero stanco, che porta con se anche tanta amarezza.

“Una storia vera”, scene viaggio di Alvin – Video YouTube

Tutto il tempo che ci vuole…

L’asfalto mangiato dalle ruote. L’accoglienza incitante dei sostenitori di Alvin ad ogni tappa raggiunta. Tutto è minuziosamente raccontato allo spettatore. Anche l’incredulità di chi assiste all’improbabile attraversata dell’uomo e del suo carro. Sotto le stelle ci sarà un focolare e delle salsicce a scaldarlo dalla notte. “Una storia vera“, stasera in tv, ha un sapore country, che amerà chi vive d’avventura. Chi ha un temperamento sanguigno, chi si adatterebbe a due tronchi che ardono e a lunghe meditazioni intorno al fuoco.

L’attore protagonista, volto della vecchia guardia, Farnsworth, è al suo primo ruolo importante nel film “Una storia vera“. Lui che ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame, divenne noto al grande pubblico nel 1999, per questa struggente interpretazione che gli valse una nomination all’Oscar come miglior attore. “Sono in viaggio da una vita“, dirà pieno di saggezza nel film, perfetto nei panni dell’uomo vissuto. Camicia a quadri, cappello da sceriffo, baffi e barba incolti. Tutto lasciato allo scorrere inesorabile del tempo, e vinto dalla natura idilliaca. Con una ballata semplice, si da spazio alle emozioni. Sotto quel cielo di fuoco stellato, anche lo spettatore può ritrovar se stesso. Senza inquietudini, a rimirar il silenzio. Non abbiate fretta, voi che vi accingete a guardare il film!

“Una storia vera”, scene film- Musiche Angelo Badalamenti (The Straight Story) – Video YouTube

Un trattore spinto dal sentimento

“Ho gli occhi da vecchio, ma so benissimo che queste non sono gomme nuove”. Dopo cinque settimane, il tosaerba si ferma. Che non fosse un mostro della meccanica lo si era capito. Il viaggio si renderà denso di varie circostanze; inquietanti, anche poco convenzionali. Non crediate che si accenda il motore e si arrivi a destinazione senza fatica. E non credetela marginale, ma la colonna sonora che avvolge il film, firmata da Angelo Badalamenti, sembra richiamare perfettamente quei soavi pensieri, di cui tutto il film si fa messaggero. Come se il compositore fosse stato compagno di viaggio a fianco dell’uomo, in un trattore a due posti. Questa musica non assomiglierà a nessun altra.

Come nel poema dell’Ariosto, il senno di Orlando, perso per amore, si va a recuperarlo sulla luna, dove si raccolgono tutte le cose che si smarriscono in terra. Allo stesso modo, nei film, quando c’è di mezzo un sentimento, anche la follia più insana, appare benedetta. In groppa all’ippogrifo, leggendaria creatura, abbiamo sognato nell’avventura cavalleresca de “L’Orlando furioso“. Così, impavido, temerario, e per scudo solo il suo buon cuore, il paladino del nostro mondo contadino, intraprende il viaggio. Serbatoio da controllare, intemperie da sfidare. E poco importa se sarà ‘in sella’ al suo trattore, perché, “Per amore venne in furore e matto, d’uom che sì saggio era stimato prima”.

Federica De Candia. Seguici sempre su MMI e Metropolitan Cinema!

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