Stefano Mei sul caso Schwazer: “Bisogna tenere conto della sentenza”

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Di Maria Laura Scifo

Una sentenza che ha restituito in parte una vita da atleta ad Alex Schwazer. Qualche giorno fa il tribunale di Bolzano ha assolto il marciatore dalle accuse di doping, in quanto in seguito alle analisi è risultato che non abbia commesso il fatto. Come detto però, la riabilitazione nel mondo dell’atletica è avvenuta solo in parte. Poco dopo infatti la WADA (World Anti-Doping Agency) si è detta inorridita delle accuse mosse verso di lei dal GIP di Bolzano, confermando la squalifica fino al 2024. Sulla questione è intervenuto anche Stefano Mei, neo presidente eletto della FIDAL, la Federazione italiana di Atletica Leggera. Queste le sue parole in merito rilasciate all’Ansa.

Le parole di Stefano Mei sul caso Schwazer

“Bisogna avere grande rispetto delle sentenze e leggere attentamente le motivazioni. La giustizia è una cosa seria. Serve tempo per vedere che sviluppi può avere la vicenda. Certo è che dalle anticipazioni emergono accuse piuttosto gravi nei confronti di altre entità. Federazione e Coni dovranno prenderle in considerazione.”

Stefano Mei, presidente della Fidal ha poi continuato:

“Non voglio entrare troppo nel merito ma c’è un’ordinanza di 87 pagine di un giudice che, oltre ad archiviare la posizione di Alex Schwazer, fa considerazioni estremamente gravi nei confronti di altre entità. Sono 87 pagine contro un comunicato stampa di poche righe (quello della WADA ndr.). Qui si tratta di un’indagine durata quattro anni, dobbiamo tenerne conto. Ci sono i fatti: bisogna rispettare le sentenze e leggere attentamente le motivazioni. Federazione e Coni dovranno tenerne conto e adottare le opportune soluzioni. Vediamo gli sviluppi”

Sulle olimpiadi di Tokyo

Infine ha espresso un suo pensiero anche sui prossimi giochi di Tokyo, ancora a rischio per la situazione mondiale dettata dal Covid:

“Siamo tutti col fiato sospeso: venissero rinviate di nuovo, verrebbero annullate, ma il Cio e le autorità sportive cercheranno di farle svolgere. Vediamo che con le opportune precauzioni il calcio va avanti. Saranno quasi sicuramente Giochi a porte chiuse o con un pubblico limitato, si cercherà’ di fare il minor danno possibile”

Maria Laura Scifo

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