Steven Spielberg è sempre stato un grande amante del Cinema sin da bambino, e conta una grande carriera tra film prodotti, sceneggiati e diretti. Steven ha subito deciso da sé che strada prendere e l’ha seguita senza dubbi e con coraggio. Si racconta che durante l’Università avesse frequentato gli Universal Studios pur non essendo un dipendente. Una volta scoperto, dopo il suo primo corto professionale intitolato “Amblin”, gli Studios lo hanno assunto a soli 22 anni. Con 57 film all’attivo, numerosissimi sono i premi ottenuti in carriera. Con i suoi film più famosi, “Schindler’s List” e “Salvate il soldato Ryan”, ha vinto l’Oscar come Miglior Regista nel ’94 e nel ’99, e con il primo ha vinto anche nella categoria Miglior Film nello stesso anno.
Partendo dalla tv, con l’episodio pilota della serie “Il tenente Colombo”, Spielberg in carriera ha toccato molti generi. A dargli la fama è stato un thriller, il suo terzo film, “Lo squalo”. Ha poi sperimentato con il genere fantascientifico con due film molto diversi: “Incontri ravvicinati del terzo tipo” ed “E.T. l’extraterrestre”. Nello stesso periodo, in accordo con l’amico George Lucas, ha creato la saga di Indiana Jones, dalla sua volontà di creare un personaggio alla James Bond. Seguirà con film impegnati come “Il colore viola”, sulla schiavitù americana, “Schindler List”, “The Post” e “Lincoln”. Steven non si stancherà e non si stanca ancora di sperimentare, continuando a creare mondi come quello del famosissimo “Jurassic Park”.
Steven Spielberg: da cineasta della Movie Brats a grande del cinema
“Mi guadagno da vivere sognando”, ha dichiarato anni fa il regista statunitense, che in effetti ha fatto della sua passione il suo lavoro e anche qualcosa di più. Spielberg fa parte della generazione di registi chiamati Movie Brats, cineasti che dalla fine degli anni ’60 facevano film senza aver fatto esperienza in teatro o aver conosciuto il system di Hollywood. Coloro che si erano fatti una cultura guardando film. Con Spielberg, a far parte di questa generazione, sono grandissimi registi come Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, George Lucas e tanti altri.
Grande caratteristica del cinema di Spielberg è quella di alternare film blockbuster a film d’autore. Il regista statunitense, sia per divertimento, sia per una questione economica, ha adottato spesso questo sistema nella sua carriera, riuscendo a girare film molto diversi tra di loro. Generalmente i film “blockbuster”, conosciuti anche come film più “facili”, diretti alla massa e dunque fatti per vendere, gli facevano incassare molto denaro, che poi poteva reinvestire in film d’autore. In tal modo aveva la libertà di girare qualunque cosa volesse. Ed è così che Steven ha girato molti dei suoi capolavori.
La sua carriera da produttore
Come già accennato, Spielberg non è solo un regista e sceneggiatore, ma anche un grande produttore, che ha dato luce ad alcuni dei film più famosi di sempre. Nel 1981, a 35 anni, ha deciso infatti di fondare la Amblin Entertainment, compagnia di produzione che prende il nome dal suo primo cortometraggio, chiamato appunto “Amblin”. In seguito ha poi fondato la DreamWorks Pictures, marchio ampiamente conosciuto in tutto il mondo. La necessità di essere anche produttore oltre che regista e sceneggiatore, deriva dal fatto che Spielberg è prima di tutto un appassionato di cinema. Per lui, dare voce ai registi e alle loro storie, è prima di ogni cosa un piacere.
Porta la firma di Steven Spielberg, ad esempio, la produzione di uno dei più grandi fenomeni degli anni ‘80/’90, la trilogia di “Ritorno al Futuro”. Steven ha lavorato anche su molti film d’animazione in carriera, come ad esempio “Shrek”, mentre recentemente ha prodotto la fortunata pellicola “First Man” di Chazelle. Il regista statunitense, che in carriera sembra aver superato tutti i record, continua ancora a stupirci e lo farà ancora a lungo, perché per lui finché c’è vita, c’è la passione per il cinema. Intanto attendiamo il suo prossimo film, l’ambizioso remake del musical “West Side Story”, in arrivo in data ancora da destinarsi, mentre in TV rivediamo uno dei suoi vecchi capolavori.
Paola Maria D’Agnone
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