Stranger things 2: preparatevi a curare la delusione da aspettative disattese!

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Di Redazione Metropolitan

“Stiamo creando certe cose che potrebbero deludere i fan, ma io credo che, in questo modo, alla fine, ne trarranno una maggiore soddisfazione… Per spiegarmi meglio posso farvi l’esempio del caso di Barb. Molti speculano sul fatto che il personaggio possa essere ancora vivo e lo fanno perché lo desiderano fortemente, ma questo non significa che sia necessariamente vero o, addirittura, che si voglia veramente assistere ad un suo ritorno.“ Sono queste le parole rilasciate da Shawn Levy : il regista della serie che ambisce al titolo di “gallina dalle uova d’oro” di Netflix.


Dichiarazioni, quelle di Levy, che contribuiscono a far germogliare il seme dello scetticismo in seno agli appassionati letteralmente rapiti dalla prima serie di “Stranger Things“, uscita il 15 luglio del 2016, responsabile di un incontenibile e strabordante successo. La perfetta ambientazione anni ’80, sapiente provocatrice di feels costruiti ad hoc dai rimandi molteplici, che fa da sfondo a personaggi sia caratteristici che ben caratterizzati, contribuisce a creare un prodotto che non può far sguazzare gli spettatori nell’indifferenza.


Le avventure dei 3 dodicenni nerd, appassionati incalliti di Dungeons & Dragons, alla ricerca del quarto componente scomparso in circostanze misteriose e indecifrabili: il timido Will Byers. Destini che , grazie al fato, si incrociano con quello di Undici, la “strana” e silenziosa ragazzina, loro coetanea, coi capelli rasati e l’aria spaesata, detentrice di un inspiegabile potere. A seguire, il coraggio e la perseveranza incarnati nella madre di Will, un’intramontabile e magnifica Winona Ryder, aiutata dall’introverso e solitario figlio maggiore, Jonathan, lo scostante capo della polizia Jim Hopper, il classico “duro dal cuore d’oro” e l’indipendente Nancy, la sorella maggiore di Mike, l’elemento del trio più razionale che assurge al ruolo di “capobanda”.


Un epilogo spiazzante scelto per il finale di stagione: un laboratorio segreto che inneggia all’inquietudine più oscura, una creatura mostruosa letale e silente, la scomparsa di alcuni personaggi che avevano stregato e ammaliato il nostro fragile cuore fiducioso e ottimista.
Un’attesa, la nostra, diligentemente alimentata dai rumors, i teaser trailer e, per alcuni, le casuali revisioni delle puntate precedenti, così, per ammazzare il tempo. E nella presa di coscienza di certe rivelazioni uscite direttamente da chi muove i fili delle marionette a cui tanto siamo irrimediabilmente affezionati, la rassegnazione non dovrebbe, comunque, far smorzare del tutto l’entusiasmo dei più tenaci.

“Le minacce per Hawkins e per i nostri personaggi saranno più gravi e oscure, molto più spaventose. Le persone che hanno trovato la prima stagione troppo paurosa, probabilmente stavolta saranno terrorizzati. La cosa migliore che posso dirvi è che ce l’abbiamo messa tutta…” continua Levy, a maggior ragione, stuzzicando la curiosità impellente dei fans. Ma noi, coraggiosi guerrieri dall’imperitura devozione, siamo pronti a riaffrontare il “sottosopra” e quello che ci presenterà. “Should I stay or should I go?” il quesito musicale dei più avvezzi al fascino del dubbio. Noi, intanto, ci siamo! Suvvia, è così che fanno i veri amici!

Alessia Lio