Al liceo artistico statale Ripetta di Roma, gli studenti transgender sono adesso liberi di identificarsi col nome scelto per la transizione e non con quello riconosciuto all’anagrafe.

studenti transgender
photo credit: focus.it

Un cambiamento importantissimo, un passo avanti nell’accettazione della sessualità di tutti. Al liceo artistico Ripetta, nel cuore della Città Eterna, professori, studenti e dirigente scolastico, hanno sottoscritto il protocollo Alias. Questo sancisce che, all’interno della scuola, ogni ragazzo e ragazza, dai 14 ai 18 anni, è libero di identificarsi nel genere a cui sente di appartenere.

Il riconoscimento di un diritto importantissimo, il quale mira non solo a rendere più piacevole la permanenza a scuola di tanti adolescenti, ma anche a migliorare il rapporto tra il personale scolastico in generale – soprattutto i docenti – e i più giovani.

Nel regolamento del protocollo si legge:

L’attivazione della carriera Alias può essere richiesta dalla famiglia di un alunno minorenne o dall’alunno maggiorenne che dimostri di aver intrapreso un percorso psicologico e/o mediatico, teso ad eventuale rettificazione di attribuzione di sesso e desideri utilizzare un nome diverso da quello anagrafico

Una disposizione non arrecante alcuna complicazione a livello amministrativo – rimanendo sui documenti ufficiali i dati invariati – ma molto positiva per i ragazzi transgender. 

Se tu nasci in un corpo che non senti tuo e decidi di intraprendere un percorso per diventare la persona che vuoi essere, sentirsi chiamare con il nome che non ti appartiene, arreca molto disagio

Studenti transgender: “È necessario garantire loro un ambiente sereno”

Il prossimo passo, è quello di diffondere tale protocollo in più scuole possibili poiché, purtroppo, gli istituti che in Italia lo applicano, sono pochissimi. Infatti, questa iniziativa è stata adottata soltanto da altri quattro istituti italiani e pochissime Università. Claudio Mazzella, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Meli ha dichiarato:

È importante che tutte le scuole del territorio laziale e italiano possano adottare la Carriera Alias che attualmente è approvata da pochissimi istituti. Attraverso questo percorso, è possibile garantire agli studenti di vivere in un ambiente di studio sereno, inclusivo che tuteli la loro privacy. Un contesto idoneo a favorire i rapporti interpersonali nel reciproco rispetto delle libertà e dell’autodeterminazione della persona. La scuola e l’università devono essere punti fondamentali per le nostre rivendicazioni. Per questo motivo dobbiamo aumentare il dialogo e avviare una costruzione politica con le studentesse e gli studenti.

È necessario quindi far capire che, dare la possibilità agli studenti transgender di essere pienamente se stessi, influenza positivamente il percorso di studi degli stessi. Permettere agli adolescenti di autodeterminare la propria identità senza paura né vergogna, rende non solo il contesto scolastico più sereno, ma favorisce anche il dialogo, fondamentale nel rapporto con i più giovani.

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