I Subsonica ritornano nella capitale per la sessione estiva dell’8tour, al tradizionale appuntamento del Rock In Roma

Archiviato il pit stop di Samuel per il piccolo intervento al cuore annunciato con sorpresa sui social, i Subsonica hanno calcato ieri il palco del Rock In Roma con un live pieno di sorprese. Premessa: chi vi scrive, reduce dal Jova Beach Party del giorno precedente, quindi ancora in mood da festa, raggiungo i miei amici tra le prime file, conscia di quello che da lì a poco dopo sarebbe successo.

Nel concerto di febbraio, avevo trovato un posticino nel primo anello, per poter apprezzare meglio la visuale del palco con i blocchi mobili, le luci e lo show. Ma, ai concerti della band, c’è anche lo spettacolo del pubblico subsonico, in gergo calcistico il dodicesimo uomo in campo. Intorno alle 22, i Subsonica aprono la serata al Rock In Roma con la nuova Bottiglie Rotte, una scintilla che accende dopo pochi secondi i presenti, sprigionando un flusso energetico, che esploderà sulla classica Disco Labirinto e l’immancabile ormai cover di Up Patriots To Arms di Battiato.

Samuel dei Subsonica al Rock In Roma Ph © Marika Torcivia
Samuel dei Subsonica al Rock In Roma Ph © Marika Torcivia

La prima parte del live continua sulla scia del presente, con i brani degli ultimi album, 8, Una Nave In Una Foresta, ed Eden ormai diventati piccoli grandi classici e tra i quali si nasconde uno degli inni subsonici, Liberi Tutti che vede a sorpresa sul finale l’intervento di Daniele Silvestri coautore del brano stesso. Si scatena l’inferno sottopalco tra lanci e spintoni, cellulari che volano sotto i tuoi piedi ed i tuoi amici che si disperdono come molecole nel disordine entropico e che ritrovi quando si spengono le luci sulle ultime note.

La temperatura continua a salire al Rock In Roma con i Subsonica, quando la setlist vira su Microchip Emozionale, fulcro del tour estivo impostato sulla celebrazione del ventennale dalla sua pubblicazione. Samuel ripercorre la genesi del gioiello della band, per introdurre il secondo ospite della serata, Claudio Coccoluto. Il producer raggiunge la consolle per far ballare l’Ippodromo Capannelle ed accompagnare la band nella versione remix de Il Mio Dj.

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E’ un tripudio lo snocciolarsi delle tracce che fanno parte di uno degli album simbolo degli anni 00, con Aurora Sogna, Colpo Di Pistola, Il Cielo Su Torino. Gli ultimi fuochi su Odore, Abitudine, Benzina Ogoshi, Tutti I Miei Sbagli e Strade che, poco dopo la mezzanotte chiude il live.

Si riaccendono le luci. Vestiti appiccicati addosso. Capelli umidi come se fossero stati appena lavati. Controllo la borsa, tutto ok tranne la carta d’identità, che ha risentito della serata ed ha deciso di dividersi in due parti. Istantanee della serata, vissuta con passione, immersi nel mare delle onde subsoniche.

Le immagini sono di © Marika Torcivia