Calcio

Suning vende l’Inter? L’ipotesi c’è e arriva il mandato dalla banca

Secondo quanto riportato dal Corriere dello SportSuning starebbe valutando la possibilità di cedere l’Inter. La banca d’affari Rothscild avrebbe infatti un mandato non solo per cercare nuovi azionisti ma anche per vendere l’intero pacchetto azionario.

Nonostante il 2020 si sia chiuso felicemente sul campo, con la squadra che ha cancellato le polemiche e la delusione per l’uscita dall’Europa infilando sette vittorie di fila in campionato che la posizionano ad un punto dal Milan capolista, candidandosi di fatto allo scudetto, c’è caos ed incertezza all’interno del club. Perché quattro anni e mezzo dopo esser diventato l’azionista di maggioranza del club, sembra essere evaporato l’idillio fra il gruppo Suning e la società nerazzurra. In viale della Liberazione lo avevano già intuito la scorsa estate che qualcosa non andasse, dopo il “patto“ di Villa Bellini, quello dei chiarimenti e della riprogrammazione dopo il rimpianto per la finale persa in Europa League, l’ultimo vertice al quale il giovane presidente Steven Zhang aveva partecipato in presenza. In realtà si programmò poco o nulla: nel senso che, conferma di Antonio Conte a parte, nessuno osò parlare di investimenti

In passato è già successo a Moratti e a Thohir, i due hanno cercato un socio di minoranza e poi hanno trovato un acquirente per la maggioranza. La crisi economica legata all’emergenza coronavirus ha avuto un impatto notevole nel mondo del calcio e nei conti dell’Inter.

La priorità numero uno è diventata quella della stabilità finanziaria, l’obiettivo per la finestra invernale di mercato sarà quello di abbassare il monte ingaggi con un occhio di riguardo a potenziali occasioni.

L’Inter inoltre entro il 16 febbraio dovrà saldare le mensilità di novembre e dicembre se non vuole incorrere in penalizzazioni: problemi a riguardo non ci sono ma si potrebbe trovare un nuovo accordo con i giocatori per pagarle più avanti, come già successo in passato per quelle di luglio e agosto.

Possibile anche una “sforbiciata” degli stipendi, tutto in attesa del nuovo main sponsor al posto di Pirelli che però non rientrerà nel nuovo bilancio ma in quello prossimo del 2021-2022.

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